
Christoph Gerigk ©Franck Goddio/Hilti Foundation
I resti, eccezionalmente conservati, sono stati individuati sui fondali al largo di Alessandria d’Egitto, in prossimità del sito archeologico sommerso del tempio di Iside, che sorgeva un tempo sull’isola di Antirhodos
La scoperta di un’imbarcazione da piacere egizia di epoca romana, sul fondo marino al largo di Alessandria, è stata annunciata dall’archeologo subacqueo Franck Goddio dell’Università di Oxford e dell’Istituto Europeo di Archeologia Subacquea (IEASM), è stata riportata da The Guardian. Secondo Goddio, è la prima volta che un natante di questo tipo viene recuperato.
Datato alla prima metà del I secolo d.C., il relitto assomiglierebbe alla descrizione fornita dallo storico greco Strabone (I secolo a.C.) delle imbarcazioni da diporto utilizzate dalla corte tolemaica per raggiungere le feste e dedicarsi, secondo le sue parole, a “licenziosità estrema”.
Una raffigurazione analoga compare anche nel celebre mosaico nilotico di Palestrina, in Italia centrale, dove è rappresentata una barca da piacere di circa 15 metri (50 piedi) che trasporta nobili a caccia di ippopotami. La nuova scoperta, tuttavia, supera di gran lunga quelle dimensioni: si stima che l’imbarcazione misurasse circa 35 metri (115 piedi) di lunghezza. «Aveva una prua piatta e una poppa arrotondata, caratteristiche che forse la rendevano molto manovrabile in acque basse», ha spiegato Goddio. «Le sue dimensioni suggeriscono che potesse richiedere più di venti rematori.»
L’archeologo avanza anche un’ipotesi sul possibile uso cerimoniale della nave: «Avrebbe potuto far parte della processione navale del Navigium Isidis, una festa in onore della dea Iside durante la quale si incontrava un vascello riccamente decorato — il Navigium — che incarnava la barca solare di Iside, signora del mare».
Il ritrovamento aggiunge un tassello importante alla conoscenza della vita culturale e cerimoniale nell’Egitto di epoca romana, gettando nuova luce sugli sfarzi e le pratiche della corte e dell’élite in uno dei centri più vivaci del Mediterraneo antico.













