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LA CRISI DELLE OPPORTUNITA’?

Poche parole per dire che le aste di febbraio a Londra hanno confermato tutte le nostre previsioni. I prezzi stanno vistosamente calando. E gli ex super big internazionali dell’arte contemporanea arrancano con aggiudicazioni sul filo delle stime minime, spinte dall’asmatica ansia dei loro mercanti. Mentre il segmento medio mostra segni di vigoroso rinforzo. Dunque è venuta l’ora di cambiare sul serio. Chi fatica a comprenderlo sarà costretto a star fuori dal nuovo mercato dell’arte che si sta profilando all’orizzonte. Tutti i collezionisti che desiderano dismettere qualche loro opera o l’intera collezione dovranno mettersi il cuore in pace. I prezzi vanno abbassati. Altrimenti l’opportunità della crisi si trasforma nella crisi dell’opportunità. Ossia il mercato, pur ancora ricco di richeste, vedrà poco a poco i parterre delle case d’asta e gli stand delle gallerie nelle fiere svuotarsi. E questa sarebbe la “soluzione finale”. Ma questo radicale e necessario ripensamento dei valori vale soprattutto per gli artisti contemporanei internazionali. Nei prossimi mesi alcuni autori italiani riserveranno ottime sorprese. Così come alcuni nomi del secondo Novecento sempre italico. Soprattutto legato alla pittura informale, ma non solo. Insomma prepariamoci a vederne delle belle…

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