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L’ESTATE ITALIANA DELL’ARTE

La torrida estate italiana dell’arte ha rivelato pesi e misure di molti personaggi. Tutti con le loro storie di vita e di morte. Il ricordo di Maurizio Sciaccaluga, per esempio, è ancora vivissimo nella mia mente. Ci penso spesso. E con insistenza mi sembra persino di sentire la sua voce quando mi raccontava della necessità di cambiare rotta. Altrimenti questo nostro Paese si sarebbe avviato sulla strada del declino definitivo. Io credo che ci vorranno molti anni per rialzare la testa. Ma sono ottimista. Intorno a me noto che l’impulso ossessivo all’autoreferenzialità sta piano piano evolvendo verso qualcosa di nuovo. Non parlo soltanto dei critici. Ma anche e forse soprattutto dei singoli artisti. Sino ad ora impegnati per lo più a parlarsi addosso, a raccontarsi da soli delle fiabe, a girarsi dei film in superotto sulla propria celebrity. No, l’arte ha ben poco a che fare con tutto questo. L’arte è l’energia rovente che si respira in una collettività. Non a caso i movimenti artistici più importanti sono nati e cresciuti in particolari momenti storici. Dove l’utopia -di destra, sinistra o centro che fosse- regnava sovrana. Il mondo dell’arte è prima di tutto il mondo dello spirito, dell’intelletto, dell’anima. Non quello della materia e del consumo. Quest’estate può forse aiutarci a ricentrare la nostra riflessione. E’ incredibile ma anche in questi primi giorni di agosto abbiamo verificato una presenza massiccia di visitatori. Con una media intorno alle diecimila pagine aperte tutti i giorni. Questo significa non solo che ArsLife piace ma anche e soprattutto che molti di noi cercano spunti per approfondire la propria riflessione intorno all’arte. Dalle pagine del nostro sito cercheremo di stimolare questa possibilità. Quando avete due o tre minuti di tempo provate ad aprire le pagine che abbiamo pubblicato nello spazio “Le Letture dell’Estate”. O andate ad aprire le numerose immagini che abbiamo selezionato da maggio a oggi. Oltre che leggere le notizie che tutti i giorni inseriamo, anche se a ritmo un pochino rallentato, anche in questo strano mese d’agosto italiano. E, quando ne avete voglia, scriveteci. Dateci suggerimenti. Inviate riflessioni. Per crescere e migliorare lo stato dell’arte in Italia è necessario coltivare innazitutto una nuova cultura di aggregazione. Uno stato collettivo. Un sogno in comune.

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