Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores è il primo tentativo completamente italiano di realizzare un film che racconta la storia di un ragazzo con dei superpoteri.

Un’ idea partita due anni fa dal produttore della Indigo Film, Nicola Giuliano, come una sfida che non poteva che essere affidata a Gabriele Salvatores,  uno dei pochi fra i cineasti italiani a misurarsi con vari generi del cinema e uno fra i pochi registi a lavorare bene con un cast di giovanissimi attori tra cui il protagonista Ludovico Girardello che circonda intelligentemente di fior fior di professionisti, in questo caso Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio e Christo Jivkov , Kseniya Rappoport.

Il ragazzo invisibile, racconta la storia di Michele (Ludovico Girardello), un ragazzo solitario che non eccelle negli studi né nello sport  e che sembra avere come unico interesse nella vita la sua compagna di classe, Stella (Noa Zatta) che però al contrario non gli dedica la minima attenzione.

Un giorno guardandosi allo specchio Michele si scopre invisibile, dando così il via ad una incredibile avventura.

Non potevo che giocare questa sfida -racconta Gabriele Salvatores– vivo da sempre come un senso di colpa, la vincita dell’Oscar per Mediterraneo, davanti a capolavori come “Lanterne Rosse”, e per questa fortuna che ho avuto nella vita, mi sento in obbligo di realizzare film diversi, di chiedere ai produttori di poter osare, utilizzando effetti speciali  e artisti italiani, avvalendomi di autori nuovi, di attori sconosciuti, insomma realizzando progetti che se non avessi vinto l’Oscar nessuno mi avrebbe fatto fare.

Il film ha il tocco leggero, il linguaggio elegante e di ampio respiro di Salvatores, che riesce a farci avvicinare al mondo dell’adolescenza coinvolgendo il pubblico con attenzione e con un interesse sempre più partecipe.

Perché non è solo una storia per ragazzi, il film ad un certo punto vira verso il mistero, inserendo in tutti i personaggi un lato oscuro, che riempie la narrazione di colpi di scena e di un senso di profondità più ampio.  Il ragazzo invisibile è un film per tutti, per tutti quelli che nella vita si sono sentiti invisibili, e per quelli che, giovani o adulti, hanno desiderato almeno per una volta avere un superpotere.

E’ un progetto multimediale -continua a raccontare Salvatores– che ha avuto un percorso piuttosto lungo e complesso con varie derivazioni. Per esempio  ho voluto far esprimere nuovi talenti, organizzando un concorso per giovani musicisti senza casa discografica, da cui sono stati scelti  tre brani della colonna sonora, e in più abbiamo allargato la possibilità di questo racconto, sviluppando la storia narrativa in un romanzo e cimentandoci tutti noi, compresa la produzione, anche nella realizzazione di un fumetto con i mitici Panini.

Il romanzo che sarà pubblicato da Salani Editore -precisa Stefano Sardo (leader del gruppo musicale Mambassa), autore della sceneggiatura insieme ad Alessandro Fabbri e Ludovica Rampoldi– ci ha dato modo di approfondire tutti i personaggi del film, di entrare nelle pieghe dei caratteri, dei loro pensieri ma anche di sviluppare meglio gli eventi.

Il fumetto, invece,  realizzato dagli artisti Giuseppe Camuncoli, Werther Dell’Edera e Alessandro Vitti,  e con i testi di Diego Cajelli, è in pratica il prequel del Ragazzo Invisibile, spiega le origini della storia e si concentra sul passato di Michele e sul misterioso personaggio di Andreij che nel film è interpretato dal bravissimo attore bulgaro Christo Jivkov, che in perfetto italiano si è detto felice di vedere la sua faccia trasformata in un fumetto.

Il ragazzo invisibile Al cinema dal 18 dicembre.

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