Nuovo appuntamento per le vacanze di Natale nell’auditorium del Teatrino di Palazzo Grassi. Da venerdì 26 dicembre 2014 fino a lunedì 5 gennaio 2015 sarà proiettata una nuova rassegna di video d’artisti della collezione Pinault. I tre film selezionati per questo ciclo sono: Clockshower di Gordon Matta-Clark, Fat Shades di Takao Minami e Did I? di Hiraki Sawa
- Clockshower (1974, 13’50’’) di GORDON MATTA-CLARK
Clockshower, opera di Gordon Matta-Clark, è un “film performance” in cui l’artista, vestito da Marcel Marceau – con collant e impermeabile neri – scala la facciata della torre dell’orologio nel centro di Manhattan giungendo fino all’enorme quadrante dove inizia farsi la barba e a lavarsi i denti. La telecamera riprende la scena allontanandosi, sino a che l’artista diviene un invisibile puntino sulla facciata dell’edificio.GORDON MATTA-CLARKLaureato in architettura, Gordon Matta-Clark (1943-1978) è conosciuto per i suoi “building cuts”, una serie di lavori realizzati all’interno di edifici abbandonati da cui toglieva sezioni di pavimento, soffitto e muri. La sua pratica artistica ha introdotto modi nuovi e radicali di esplorazione e sovversione dell’architettura urbana. Matta-Clark si è inoltre dedicato alla fotografia, al film, alla performance, al disegno, al collage e alla scultura, intervenendo su edifici esistenti.
- Fat Shades (2008, 16’) di TAKAO MINAMI
Fat Shades è il risultato video di materiali raccolti da Takao Minami durante un viaggio nell’Asia del sud-est nel 2008. L’opera, attraverso una narrativa non lineare, evoca ricordi di luoghi e di momenti connessi tra loro in modi inaspettati, creando un ciclo infinito. Takao Minami considera il suo processo di lavoro più somigliante alla composizione di un quadro piuttosto che al montaggio di un film.TAKAO MINAMINato a Osaka, Giappone, nel 1976, vive e lavora tra Parigi e Osaka. Il suo lavoro si concentra principalmente sui meccanismi cognitivi e la percezione visiva e auditiva che permette alle persone di comprendere il mondo. Basato sullo studio empirico di quello che lo circonda, l’opera di Takao Minami sottolinea l’esperienza del suo ambiente immediato attraverso materiali audio-visivi, computer grafica, animazione e installazioni che considera come una parte della nostra architettura cognitiva, della nostra esperienza del mondo.
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Did I? (2011, 9’50’’) di HIRAKI SAWA
Did I? fa parte della serie di lavori intitolata Figment, in cui Hiraki Sawa esplora i temi della mente e della perdita di memoria. Il video mostra immagini che appaiono e scompaiono, come un collage onirico apparentemente privo di logica. Attraverso l’assemblaggio di disegni, di manipolazione digitale e di film, l’artista crea un universo strano, impregnato di surrealismo, che evoca il mondo di un amico che soffre di amnesia.HIRAKI SAWANato nel 1977 in Giapponese vive e lavora a Londra. I suoi video esplorano paesaggi psicologici, mondi inaspettati e spazi all’incrocio tra realtà e finzione. I lavori di Hiraki Sawa sono riflessioni sui temi del tempo e del movimento, del viaggio e dello sradicamento, della casa e della memoria. La mobilità culturale è una referenza chiave e le sequenze narrative spesso trattano di viaggio in mondi reali, subconsci o immaginati. Hiraki Sawa concepisce installazioni multischermi che esplorano narrative e prospettive multiple.