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Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra

L’Inghilterra che racconta il dramma delle tratte clandestine e della condizione di immigrato

Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra
Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra

Il Mar Mediterraneo questa volta ne ha restituiti quasi 900. Nella notte del 19 aprile, poco meno di un migliaio di persone sono morte nel giro di pochi istanti, annegati nelle acque del Mare Nostrum, ad appena qualche chilometro dalle coste italiane. Una cifra tragicamente incredibile che supera di gran lunga quella delle 366 vittime, che morirono nello stesso Canale di Sicilia appena un anno e mezzo fa, il 13 ottobre 2013.

Le traversate clandestine nel Mar Mediterraneo stanno sempre più prendendo la forma di un moderno genocidio di massa, di cui i responsabili sono anche i governi europei che fingono di allungare una mano in aiuto, per poi tirarla indietro; proprio come il Primo Ministro britannico, David Cameron, che, alla luce della tragedia del 19 aprile, ha dichiarato che «la Gran Bretagna mette a disposizione i pezzi forti della propria flotta, ma a patto che gli immigrati non chiedano asilo in Gran Bretagna e che vengano portati nel Paese sicuro più vicino», che, guarda caso, probabilmente sarà l’Italia.

Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra
Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra

Ma che l’Italia sia ormai «fottuta e corrotta da Nord a Sud, e più a Sud che a Nord», lo sanno anche gli inglesi stessi; a dirlo è Stefano (Ferdy Roberts), il protagonista dell’opera Lampedusa, diretta da Steven Atkinson e firmata da Anders Lustgarten che, dopo aver messo in scena il massacro di Roboski in Turchia e quello del Gukurahundi nello Zimbabwe, ha deciso che anche le migliaia di morti del Mediterraneo valessero la sua attenzione e quella della critica intellettuale inglese.

L’opera, in scena al Soho Theatre di Londra fino al 26 Aprile, è un dramma di 70 minuti circa, in cui si alternano i monologhi nudi e crudi dei due protagonisti: Stefano, un pescatore siciliano che, da qualche anno a questa parte, non viene più pagato per catturare pesci, ma per raccogliere i cadaveri che il Mar Mediterraneo restituisce con spietata freddezza. E Denise, una ragazza di etnia mista, cinese-britannica, che per pagarsi la sua laurea a Leeds, lavora in una società di prestiti; eppure, nonostante i suoi sforzi per integrarsi e avere successo, non riesce a sentirsi davvero parte della cultura inglese, rimanendo così una perenne outsider, un’estromessa in continuo contrasto con la politica anti-immigrazione inglese.

Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra
Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra

Lo spettacolo, che ha registrato diversi sold-out e un’ottima risposta dalla critica, racconta senza fronzoli, sceneggiature o coreografie, una tragedia contemporanea che soltanto nell’ultimo anno ha ucciso 4000 persone. Una luce soffusa, a tratti quasi buio; la sala è piccola, cieca e fredda con un piccolo palcoscenico tondo in mezzo, circondato da tre file di panche in legno prive di schienale, su cui gli spettatori e gli attori si siedono, uno di fianco all’altro, a stretto contatto, scomodi e stipati, come fossero sui barconi che traghettano i clandestini dalle coste dell’Africa del Nord fino alle sponde di Lampedusa.

Al termine dei 70 minuti, l’atmosfera nella piccola sala del Soho Theatre è colma di senso di colpa per un’indifferenza che ha ormai reso l’uomo un essere disumano. L’emozione è tanta, sia sul volto degli attori, Ferdy Roberts e Louise Mai Newberry che più volte hanno accompagnato i loro monologhi con lacrime sentite, sia su quello dei circa 60 spettatori, molti dei quali non hanno saputo trattenere lo sconvolgimento interiore che questo spettacolo vuole smuovere.

In Italia è grazie alla dettagliata testimonianza resa dal giornalista Fabrizio Gatti nel suo reportage Bilal, viaggiare, lavorare e morire da clandestini, che da tempo una buona parte dell’opinione pubblica italiana ha ben chiari quali siano i colpevoli e le colpe di questa crisi umanitaria; e il passaparola continua, partendo dalla carta stampata di Bilal, fino ad arrivare al palcoscenico di Nessun viaggiatore è straniero, opera diretta da Annalisa Bianco che si è basata sull’esperienza del giornalista de L’Espresso. Un’esperienza vera che, a distanza di anni, non accenna la ritirata, anzi. E il nostro ruolo in questa tragedia non può essere solamente quello di spettatori; è importante e necessario che l’essere umano ritorni ad essere compassionevole e comprensivo e, se fosse possibile, per più di 70 minuti.

Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra
Lampedusa in scena al Soho Theatre di Londra

INFORMAZIONI UTILI

Lampedusa: Wed 8 – Sun 26 Apr, 7pm except Sun 5.30pm, £10 – £16
Soho Theatre, 21 Dean Street, London W1D 3NE
020 7478 0100
Lo spettacolo sarà in scena a Aldeburgh (Suffolk) e a Liverpool tra settembre e ottobre.

 

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