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Venezia. Le architetture di Matteo Procaccioli in mostra a Ca’ Zanardi

Procaccioli

Residui urbani e strutture abbandonate, scheletri architettonici immersi tra gli antichi fasti della Serenissima. Quelle del giovane Matteo Procaccioli (1983), esposte nella cornice cinquecentesca di Cà Zanardi a Venezia, durante il periodo della Biennale, sono immagini di architetture e paesaggi che sembrano vivere di vita propria, in un’atmosfera in cui tutto è sospeso. Sono un ritratto intimo e personale del nostro tempo attraverso realtà urbane, prive di riferimenti precisi. L’intenzione di cogliere nei dettagli le tracce dell’esistenza, fra tradizione e contemporaneità, portano Procaccioli a ritrarre la vita, l’anima del circostante, qualunque esso sia. Le sue sono immagini metafisiche, dove le forme e i colori assumono una dimensione astratta: opere di richiamo materico, in cui, talvolta, domina la dimensione pittorica. Ci troviamo di fronte a imponenti scenografie dove campeggiano strutture architettoniche geometrizzanti. L’uomo è assente e lo scenario è intangibile, in una dimensione perfettamente in equilibrio fra passato e presente. Dal 9 maggio a Ca’ Zanardi e Venice Art House.

Procaccioli

Matteo Procaccioli

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Matteo Procaccioli

Matteo Procaccioli

INFORMAZIONI  UTILI

Matteo Procaccioli
Palazzo Ca’ Zanardi e Venice Art House, Venezia
9-30 maggio 2015

Venezia. Le architetture fotografiche di Matteo Procaccioli in mostra a Ca’ Zanardi

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