L’ANTIQUARIATO ALL’INSEGNA DELLA RIPRESA
VII EDIZIONE
dal 22 al 30 gennaio 2011, Fiera nuova di Bergamo
Si svolge dal 22 al 30 gennaio 2011 alla Fiera Nuova di Bergamo la VII edizione di BergamoAntiquaria, la mostra mercato che è ormnai diventata un appuntamento imprescindibile per il mese di gennaio, e che si inserisce nel vasto panorama dell’antiquariato fondendo il fascino della tradizione con le esigenze di un mercato moderno e dinamico.
Nel mercato dell’arte antiquaria si registrano significativi segnali di ripresa confermati dai risultati positivi oltre le aspettative delle più note case d’aste.
BergamoAntiquaria nel contempo ha registrato un successo non di pubblico e apprezzamenti dagli addetti ai lavori. Sin dal suo debutto, un riscontro positivo che la fa crescere verso le manifestazioni d’antiquariato di livello nazionale.
L’interesse suscitato nel mondo degli specialisti el settore è stato forte, le passate edizioni hanno avuto un’eco considerevole. In un momento in cui le mostre di antiquariato subiscono forti ridimensionamenti, a Bergamo, la lista di attesa à diventa sempre più cospicua.
Per questa edizione di BergamoAntiquaria le Gallerie, selezionate dall’organizzazione, sono circa ottanta tra molte conferme degli anni passati più diversi ingressi eccellenti – e costituiscono un percorso rappresentativo del complesso panorama antiquariale italiano lungo un circuito che va dalla stessa Bergamo a Brescia, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli…per citare solo alcuni dei centri cardine del settore da cui provengono gli espositori.
La mostra racchiude le specificità artistiche e culturali di tutto il panorama italiano in una visione d’insieme ampia ed eterogenea che naturalmente volge lo sguardo oltralpe. Dagli arredi lombardi a quelli dello Stato Pontificio, dai mobili Genovesi a quelli del Regno delle due Sicilie, dall’Impero Francese al Vittoriano inglese. Così ci saranno argenti francesi, britannici come pure con il marchio della Lanterna o di Valadier, dipinti veneziani, della scuola romana e degli orientalisti, guaches napoletane, macchiaioli toscani ma anche acquarelli inglesi di viaggiatori del Gran Tour,… poi ancora vetri, porcellane, maioliche, gioielli e molto altro.
In mostra esposte le sole opere viste ed approvate dal “vetting” (la cui presenza è clausola indispensabile per differenziare in modo netto le moltissime manifestazioni che affollano il calendario italiano scindendo tra le vere mostre d’antiquariato e quelle che sotto la dicitura mostre d’antiquariato nascondono invece un proliferare di mercati e mercatini).
Ottanta Gallerie che con le loro opere stimolano e fanno crescere l’amore per l’arte antica e l’antiquariato di qualità, passioni ed interessi che mai vengono meno perché rappresentano uno stile di vita che supera i consumi, le mode e le tendenze.
BergamoAntiquaria sarà, dunque, un salotto abitato dalla bellezza, quella vera, senza confini di spazio, tempo e luogo; sarà un viaggio affascinante tra le epoche e gli stili dove argenti, mobili, dipinti, maioliche, tappeti, gioielli, sculture e quant’altro sono i testimoni dell’evolversi del gusto e dell’arte nella storia.
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Eventi collaterali
CONVEGNI: Giovedi 27 Gennaio ore 18, aula convegni della fiera
Segreti Svelati.
Segreti e leggende nel mondo dell’antiquariato come riconoscere un’opera d’arte e attribuirle un valore:
Vetri Liberty
Nature morte dal 600 all’800
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La manifestazione è promossa da gruppo provinciale mercanti d’arte antica Bergamo e si avvale del Patrocinio di Provincia e Comune di Bergamo.
Giuseppe Romani, Due ragazzi e una fanciulla che dorme
Con un notevole intervento operato nel 1998, Angelo Mazza scrive una pagina importante nel percorso di rivalutazione della figura e dell’opera del Pittore Giuseppe Romani. In particolare, la sua attenzione si concentra su diversi dipinti illustranti ragazzi di strada, intenti a giocare a carte o alla morrai. Nell’occasione, il critico non manca di sottolineare come molte opere del Romani in passato, fossero attribuite al Bosello o al Ceruti. Al riguardo, cita molteplici esempi: il pendant recante ragazza che infilza un pollo e ragazza che prepara il pesto col mortaioii, due portaroli con sporte (collezione privata di Piacenza)iii, ragazzi che giocano a carte (collezione Carfagna di Cittadella di Padova)iv, un altro dipinto con due ragazzi che giocano a carte (?) (collezione privata di Brescia)v, infine il meraviglioso dipinto con gruppo di giovani che giocano a carte (collezione privata di Brescia)vi. Aggiungiamo noi, che è da attribuire al Romani, il dipinto con tre giocatori (collezione Steffanini di Bergamo) precedentemente attribuito al Boselli dall’Arisi nel 1973vii. In realtà, tutti questi dipinti risalgono alla mano di Giuseppe Romani. D’altra parte, l’errore in cui a lungo è incorsa la critica si spiega col fatto che i dipinti raffiguranti ragazzi che giocano per strada (vedasi Gruppo di giovani che giocano a carte con sullo sfondo una staccionata di legno), costituiscono una serie assolutamente omogenea e tale da giustificare l’assegnazione dell’Arisi al Ceruti (Arisi, 1973, fig. 141), il quale lascerà notevoli testimonianze intorno al medesimo tema.
Quanto al Romani, è probabile abbia tratto ispirazione da analoghe composizioni di Monsù Bernardo che, intorno al 1655, lasciava Venezia per stabilirsi a Bergamo. Infatti, come opportunamente segnala Minna Heimbürger, proprio in quel periodo, Monsù Bernardo fa i primi tentativi di coordinare sulla stessa tela due figure e, ampliando mano a mano la gamma dei personaggi, esegue, con tutta probabilità a Bergamo, una serie di pitture raffiguranti due – tre bambini che giocano, e successivamente, a Roma, gruppo di persone di varia etàviii. Il rilievo della Heimbürger costituisce un’ideale premessa al dipinto in oggetto, illustrante due ragazzi e una fanciulla che dorme. Trattasi di un autentico capolavoro dell’artista, degno di figurare accanto al dipinto con tre ragazzi che giocano presentato dal Mazza alla mostra tenutasi a Modena nel 1998ix. Entrambi mostrano chiare ascendenze alla produzione di Monsù Bernardo: ad esempio, la fanciulla che dorme, ritratta nel nostro dipinto sulla destra, richiama, nella posa, la fanciulla addormentata di Monsù Bernardo, oggi al Musée des Beaux Arts di Quimpérx. Quanto alla datazione, i dipinti romaniani ispirati alla realtà rimangono a tutt’oggi un problema aperto: tuttavia, è probabile che le prime esperienze nel genere dovrebbero risalire alla giovinezza per raggiungere gli esiti più alti nel periodo modenese.
Il dipinto in oggetto, poi quello conservato a Brescia (due ragazzi che giocano)xi e quello presentato dal Mazza a Modenaxii risalgono, verosimilmente, ai primi decenni del ‘700: lo rivelano l’intonazione cromatica e morbida dell’epidermide dei tre personaggi e l’uso leggero delle tonalità azzurre e bianche degli abiti della ragazza e del ragazzo al centro.
La tela risulta in perfetto stato di conservazione. (Lanfranco Ravelli)
*Giacomo Francesco Cipper detto “Il Todeschini” (Feldkirk 1664 – Milano 1736) “Il calzolaio”
Olio su tela cm. 90 x 117 Galleria Previtali, Bergamo
INFORMAZIONI UTILI:
BergamoAntiquaria 2011 – VII Edizione
Data: 22-30 gennaio 2011.
Inaugurazione: 21 gennaio 2011, ore 19.00 – 22.00
Luogo: Via Lunga – Fiera Nuova di Bergamo
Orario: sabato e domenica ore 10.00 – 20.00 tutti i giorni ore 15.00 – 20.00 venerdi 19-22
Ingresso: € 10,00
Superficie espositiva: 6.500 mq
Espositori: 80 Gallerie antiquarie di diverse Città Italiane
Segreteria organizzativa:
Media Consulter di Sergio Radici
Via F. Nullo 15 – 24128 Bergamo
+39 035 4592597 – fax +39 035 336443
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