Gli Ac/Dc tornano finalmente in Italia. Si esibiranno nel concerto organizzato all’Autodromo Internazionale di Imola il 9 luglio.
Passano gli anni e le generazioni, ma loro raccolgono sempre numerosi fan pronti a tutto pur di ascoltarli dal vivo. È quanto emerso dai numeri delle prevendite che si sono registrate nelle prime 48 ore (per un totale di 65.000 d’incasso). E l’attesa cresce per chi assisterà al concerto.
Ciò nonostante il gruppo da 200 milioni di dischi venduti a livello internazionale ha vissuto momenti non facili a causa dell’abbandono del chitarrista Malcom Young. È stato il fratello Angus ad aver deciso che si continuasse a suonare, come ha dichiarato il cantante Brian Johnson in un’intervista: «C’è stato un momento in cui ho pensato che non avremmo continuato. Per me l’ultima parola è sempre spettata ad Angus Young. Lui è uno dei due al mondo in grado di fare riff che sono impossibili per chiunque altro, l’altro è Malcom. E se Angus mi avesse detto che non avrebbe continuato senza Malcom io l’avrei senz’altro capito».
Angus dunque non ha mai mollato la presa, al contrario si è messo in testa di creare un nuovo album: Rock or Bust. È un disco importante poiché è il primo senza Malcom. Tuttavia l’ha sostituito il nipote Stevie Young, che aveva già preso il posto durante il tour statunitense dell’album Blow Up Your Video. Questo, in effetti, è un anno difficile per gli Ac/Dc: il batterista Phil Rudd è stato arrestato per minacce e possesso di droga.Al di là dei rumors eccoli di nuovo qua. Con un nuovo album fra le mani e il Rock or Bust World Tour che è iniziato il 5 maggio ad Arnhem in Olanda. In quest’occasione hanno ricevuto commenti entusiasti sia da parte del pubblico sia della critica. Ma come sarà organizzato il nuovo concerto? Non vedrà solo la presenza di canzoni dell’ultimo album, ma anche i loro successi: in una fusione tra il passato e il presente.
Il gruppo suonerà ben diciotto successi mondiali, mentre sono confermati due bis come Highway to Hell e l’immancabile For Those About to Rock (We Salute You). Quest’ultima è, infatti, la title track dell’ottavo disco in studio del 1981. Nonostante questo brano sia usato come introduzione all’album, viene anche suonato al termine dei concerti per salutare il pubblico.
Ma perché i fan non dovrebbero perdersi il concerto di Imola? Non è solo una questione di gusti.
Riff semplici e incisivi d’ispirazione blues, doppia chitarra distorta e un cantato stridente e aggressivo: questo è lo stile degli Ac/Dc.
Il loro repertorio senza dubbio animerà gli spettatori.
Si consideri Thunderstruck nella quale spiccano i riff della chitarra di Angus. C’è poi Back in Black, dell’omonimo album che racchiude diversi successi come Hells Bells, Shoot to Thrill, You Shook Me All Night Long e Have a Drink of Me. Brani questi che sono apprezzati ancor di più nella loro esibizione dal vivo.
Chi parteciperà al concerto, potrà quindi ascoltare anche alcune nuove canzoni. Chissà che magari non diventino a loro volta dei successi, com’è già avvenuto con gli album precedenti. E poi ascoltare i riff di Angus Young e la voce grintosa di Brian Johnson valgono da soli il costo del biglietto. D’altronde è difficile coinvolgere il pubblico per l’intera durata del concerto, ma loro puntualmente ci riescono. Non per nulla sono la vera anima degli Ac/Dc.Inoltre, si vocifera che il Rock or Bust World Tour sia il loro ultimo tour. Questa, perciò, potrebbe essere l’ultima possibilità di vederli dal vivo (speriamo che nel frattempo si ricredano!). Insomma, i motivi per andare a Imola ci sono tutti. In fondo come ha affermato Angus Young in passato: «Anche stasera le nostre chitarre morderanno e a chi sta facendo rock io rendo onore».
- Ecco a voi la scaletta:
Rock or Bust,
Shoot to Thrill,
Hell Ain’t a Bad Place to Be,
Back in Black,
Play Ball,
Dirty Deeds Done Dirt Cheap,
Thunderstruck,
High Voltage,
Rock ‘n’ Roll Train,
Hells Bells,
Baptism by Fire,
You Shook Me All Night Long,
Sin City,
Shot Down in Flames,
Have a Drink on Me,
T.N.T.,
Whole Lotta Rosie,
Let There Be Rock.