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Arredi antichi da Wannenes

Paolo Anesi (Roma 1697-1773) Paolo Monaldi (Roma, 1720 ca. - dopo il 1779) Veduta di Ariccia, olio su tela, cm 187 x 145 (particolare) Provenienza: Collezione Chigi, Collezione Sestieri, Collezione Alemagna, Collezione Privata Stima per i quattro dipinti € 250.000 - 300.000

LA COLLEZIONE SACERDOTE
DALLE COLLEZIONI DI UN PATRIZIO PIEMONTESE

Paolo Anesi (Roma 1697-1773) Paolo Monaldi (Roma, 1720 ca. - dopo il 1779) Veduta di Ariccia, olio su tela, cm 187 x 145 (particolare) Provenienza: Collezione Chigi, Collezione Sestieri, Collezione Alemagna, Collezione Privata Stima per i quattro dipinti € 250.000 - 300.000


16 maggio 2011, Genova, Wannenes

<SFOGLIA IL CATALOGO>

DA DUE COLLEZIONI PRIVATE CON UN CICLO DI IMPORTANTI DIPINTI E LA NOVITÀ ORIENTALE
Il programma del primo semestre di Wannenes Art Auctions si apre il 16 maggio con una doppia asta di arredi antichi che sarà battuta, come di consueto, a Palazzo del Melograno. Il catalogo 84/1 è costituito da La Collezione Sacerdote – affidata a Wannenes Art Auctions dal Tribunale di Torino – mentre l’84/2 dai beni provenienti Dalle Collezioni di un Patrizio Piemontese. Visto il cospicuo numero di lotti in programma l’asta “Sacerdote” sarà battuta nel pomeriggio, l’altra in sessione serale unitamente a una serie di lotti di altre provenienze.

Con le vendite de La Collezione Sacerdote e Dalle Collezioni di un Patrizio Piemontese la maison genovese arricchisce il ciclo di aste dedicate alle Collezioni Private: la consuetudine con cui da alcune stagioni vede Wannenes Art Auction impegnata in queste aste speciali ha dato corpo a un nuovo dipartimento, anch’esso speciale perché è la summa del lavoro sincrono di collaborazione e confronto tra gli esperti di un team preparato, aggiornato all’andamento del mercato e attento alla più fresca letteratura di riferimento storico-stilistica.

ASTA 84/1 – LA COLLEZIONE SACERDOTE
Collezione importante ed eterogenea ha il suo culmine nella serie di quattro tele ad olio di Paolo Anesi (Roma, 1697-1773) e Paolo Monaldi (Roma, 1720 ca. – dopo il 1779) eseguite per il ciclo pittorico di Villa Chigi, un piccolo edificio della campagna romana che il Cardinale Flavio Chigi trasformò, a partire dal 1763, in una villa suburbana elegante e ricercata, in sintonia con il gusto dell’epoca che aveva nell’arte il suo fulcro.
Nel 1766, Papa Clemente XIII in visita al Cardinale poté ammirare, nei saloni al piano terra alternate alle decorazioni architettoniche, le vedute di Anesi coadiuvato, nei brani di figura, da Monaldi. L’intero ciclo pittorico fu acquistato in blocco nel 1965 e disperso sul mercato antiquario: i quattro dipinti in asta da Wannenes (Stima per i quattro 250.000-300.000 Euro) provengono da collezione privata, già Collezione Alemagna-Milano e Collezione Sestieri-Roma.
Dalle testimonianze fotografiche d’inizio secolo degli interni di Villa Chigi spicca la Veduta di Ariccia in cui si coglie il talento e l’autonomia espressiva dell’Anesi che pur prendendo avvio della tradizione vedutistica capitolina e dell’influenza vanwittelliana si differenzia per l’importante attenzione riservata al valore atmosferico. Un filtro, più prossimo ai paesaggi veneti di Zuccarelli e Ricci, che conferisce alle tele una vibrante screziatura romantica e un’emotività arcadica che, nel ciclo in esame, è suggellata dalle scene di figura di Paolo Monaldi.
In equilibrio tra lettura romantica e visione reale è Paesaggio con vista su Borghetto mentre, per la complessità del paesaggio e il gioco cromatico e luministico, Veduta fluviale fantasiosa del Lazio con figure che danzano offre uno strabiliante impatto scenico del Tevere a nord di Roma. Differente ancora è l’idea progettuale di Paesaggio romano con rovine e figure che rievoca le vestigia della Roma classica sotto una luce onirica e sentimentale piuttosto che di testimonianza storica.
Se i quattro dipinti, e il loro mantenimento organico, aggiungono un piccolo tassello alla conservazione del nostro patrimonio artistico, non meno importante è la seleziona degli arredi presenti nella Collezione Sacerdote. La sua diversificazione è una puntuale testimonianza delle variazioni del gusto tra gli ambiti geografici nel medesimo arco temporale ma è anche affermazione del gusto eclettico del collezionista che accompagna arredi antichi a oggetti squisiti e non manca di annoverare opere di arte moderna.
In questo senso segnaliamo un tavolo da parete genovese del XVIII secolo intagliato e dorato (Stima 28.000-32.000 Euro), uno stipo anch’esso intagliato e dorato del Settecento veneziano (Stima 10.000-12.000 Euro) e, ancora del XVIII secolo, una duchesse brisée piemontese (Stima 10.000-12.000 Euro) – arredo quest’ultimo proprio alla società settecentesca – costituita dall’unione di una bergère con una panchetta imbottita.
Per quanto riguarda l’arte moderna ricordiamo Antonio Ligabue (Zurigo, 1899 – Gualtieri, 1965) con l’olio Gatto con topo (Stima 16.000-18.000 Euro) e la scultura Fanciullo allungato (Stima 4.000-6.000 Euro) di Agenore Fabbri (Pistoia, 1911 – Savona, 1998). Della Collezione Sacerdote fa parte anche una serie di diamanti che sarà battuta nell’asta di Gioielli in programma sempre da Wannenes Art Auctions il 17 maggio 2011.

ASTA 84/2 – DALLA COLLEZIONE DI UN PATRIZIO PIEMONTESE
La diversificazione della Collezione e la qualità dei lotti che è il suo filo conduttore fanno di questa raccolta piemontese un’asta bellissima a prescindere dal valore commerciale delle opere; è un catalogo bello per armonia, valore estetico e caratterstiche ornamentale, perizia tecnica e qualità artistiche delle opere presentate. Inoltre, l’asta Dalla Collezione di un Patrizio Piemontese rappresenta per Wannenes Art Auction un graditissimo momento di novità: la vendita di un consistente nucleo di oggetti d’arte orientale.
Pur senza dimenticare i lotti esitati nelle aste passate, questo gruppo di oggetti, consistente e metodicamente collezionato, costituisce un primo significativo passo verso l’apertura della Casa genovese all’arte dell’oriente in modo costante e non episodico. In asta dunque: una coppia di grandi vasi (Stima 14.000-18.000 Euro) in porcellana di Cina, epoca Quing, periodo Kangxi decoro famiglia verde e, sempre proveniente dal Celeste Impero un incensiere in bronzo del XVIII secolo (Stima 8.000-10.000 Euro).
Questi ed altri lotti compongono un catalogo di più di 150 voci, nell’excursus generale segnaliamo un cassettone in palissandro e legno violetto di ebanisteria genovese del XVIII (Stima 20.000-25.000 Euro).

ASTA 84/2 – ALTRE PROVENIENZE
La sessione serale del 16 maggio 2011 dell’asta Wannenes vede a fianco della vendita appena descritta la dispersione di lotti con alte provenienze che, con un numero ridotto di lotti rispetto alle due importanti Collezioni di cui abbiamo parlato, sono anch’esse dei gruppi organici con provenienza univoca. In particolare segnaliamo un’Importante collezione di libri, placchette e documenti sulla storia e la cultura di Milano dalla seconda metà del Quattrocento all’Ottocento. Ricco e straordinario insieme di opere manoscritte e a stampa che ci restituisce con la massima ampiezza l’importanza della città di Milano lungo i secoli. La varietà e la rarità delle opere che compongono la raccolta riflettono un gusto tipicamente milanese, un’eterogenea ma interessantissima collezione di prime edizioni tra la fine del XV secolo e la stagione gloriosa del neoclassicismo napoleonico.
Merita menzione una notevole copia della Chronica di Donato Bossi (Stima 4.000-6.000 Euro) che racconta la storia degli eventi umani dalla creazione del mondo sino al 1492 soprattutto riguardo ai fatti di Milano. Si tratta della prima edizione di questo celebre e rarissimo incunabolo di cui solo 3 esemplari sono passati in asta negli ultimi 50 anni!
Tra i volumi illustrati spiccano una serie di vedute ottocentesche di Milano – Ferdinando Cassina, 1833 – acquerellate da mano coeva (Stima 6.000-8.000 Euro) e la prima edizione di un elegante volume di Antonio Campi (Stima 1.500-2.500 Euro) che si colloca tra le più significative produzioni del tardo Cinquecento Lombardo: quella famosa Cremona Fidelissima ornata dalle ricercate tavole di Agostino Carracci.
Inoltre a belle opere di Alessandro Sanquirico e Francesco Barbiano di Belgojoso e, centro focale della collezione alcuni lotti composti da raccolte di grida, capitoli, editti, statuti milanesi a stampa e manoscritti che vanno dal Cinquecento all’Ottocento e che formano un insieme considerevole per quantità e pregio.
Per finire, numerosi grandi classici come la Patria Historia di Bernardino Corio del 1503, un esemplare in carta blu delle Vicende di Milano dell’Agnelli, le Storie cittadine di Giuseppe Ripamonti, Pietro Verri, Andrea Alciati e Paolo Giovio, come anche imprescindibili prime edizione letterarie, da Porta, a Cherubini, a Manzoni.
Sempre da una collezione privata milanese proviene una interessante collezione di porcellane e maioliche che conta, tra gli altri, alcuni pezzi di Doccia che sono attraenti esempi del primo periodo della manifattura dei Ginori, e altri di manifatture venete. Un corpus di lotti particolarmente stimolante sia sotto il profilo collezionistico sia di mercato.

Asta n° 84/1– La Collezione Sacerdote
Asta n° 84/2 – Dalle Collezioni di un Patrizio Piemontese e Altre Provenienze
16 maggio 2011 – Palazzo del Melograno, Piazza Campetto 2 – Genova

Esposizione dal 12 al 16 maggio 2011 – dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Catalogo 20 € – Online su www.wannenesgroup.com/calendario_aste.php

INFORMAZIONI
WANNENES ART AUCTIONS
Palazzo del Melograno, Piazza Campetto 2 – 16123 Genova
tel +39 010 2530097 – fax – +390102517767
info@wannenesgroup.com www.wannenesgroup.com

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