Vasi, caffettiere, fiori, ciotole e soprattutto bottiglie. Sono questi pochi oggetti i protagonisti dell’arte di Giorgio Morandi, a cui oggi, 20 luglio, a 125 anni dalla sua nascita, Google dedica un iconico Doodle, ricordandolo come uno dei più grandi artisti del Novecento.
Nato appunto il 20 luglio 1890 a Bologna, Morandi fin da piccolo mostra passione e talento per la pittura. Studia all’Accademia di Belle Arti di Bologna con eccellenti risultati, ma subito entra in contrasto con i docenti: i loro insegnamenti ancora intrisi di canoni classici non incontravano le spinte moderne di Morandi, già informato sull’arte di Cézanne, Derain, Picasso. Un viaggio a Firenze lo porterà poi ad amare anche i grandi maestri del passato come Giotto, Masaccio, Piero della Francesca e Paolo Uccello, che influenzeranno la sua arte.
“La mia è una natura incline alla contemplazione”
Protagonista assoluta delle sue opere è la realtà. Gli oggetti d’uso quotidiano occupano il centro di una scena dominata dal silenzio. Pochi colori e un atteggiamento solenne, poetico, contemplativo e addirittura surreale che va a caratterizzare uno stile unico e personale.
“Per me non vi è nulla di astratto: per altro ritengo che non vi sia nulla di più surreale e di più astratto del reale”
Nel 1918, abbandonato il gruppo dei futuristi con i quali Morandi fece le sue prime mostre, si avvicina alla scuola metafisica, di cui, accanto a Carlo Carrà e Giorgio de Chirico, diventerà uno dei massimi esponenti. Dal 1920 è parte del gruppo “Valori plastici” e sviluppa l’attenzione alla fisicità degli oggetti.
“Si può dipingere ogni cosa, basta soltanto vederla”
A partire dai primi anni Trenta fu titolare della cattedra di Incisione all’Accademia di belle arti di Bologna, disciplina per la quale nutriva grande passione.
Giorgio Morandi, morto il 18 giugno 1964, è oggi sepolto alla Certosa di Bologna nella tomba di famiglia, sulla quale si nota un ritratto dell’artista eseguito e donato dal suo amico Giacomo Manzù.
“Di nuovo al mondo non c’è nulla o pochissimo, l’importante è la posizione diversa e nuova in cui un artista si trova a considerare e a vedere le cose della cosiddetta natura e le opere che lo hanno preceduto o interessato”
Le sue opere sono oggi visitabili in molti musei nazionali e internazionali, e presso il Museo monografico a lui dedicato, fondato nel 1992 a Palazzo d’Accursio a Bologna grazie ad una donazione della sorella Maria Teresa Morandi, delle opere e dell’atelier dell’artista, di proprietà della famiglia.
Ecco una selezione delle sue opere.