“Bolaffi” è un nome che è sinonimo di filatelia in Italia e nel mondo, rappresentato da una generazione di antiquari che dal 1890 ha promosso con successo sia in Italia che in ambito internazionale il francobollo, in veste di oggetto storico antiquariale. E nel 2007 un nuovo poderoso catalogo Bolaffi, chiamato “Forum”, ha attirato l’attenzione del collezionismo verso la plurimillenaria storia della scrittura, il mezzo più intimo che l’uomo possiede per esprimere il suo pensiero, diventata oggetto di collezionismo che ha nome “filografia”. La filografia, che trova le sue radici nelle tavolette sumere scritte sull’argilla in caratteri cuneiformi 5000 anni fa, ripercorre lo sviluppo del trasporto postale e di conseguenza della civiltà umana fino alla conquista dello spazio (la prima corrispondenza su papiri e su pergamene, gli antichi sigilli ed annulli, l’introduzione del francobollo grazie al quale la comunicazione ha goduto una fortissima accelerazione, i primi trasporti aerei a cominciare dalle mongolfiere, dai dirigibili e dai piccioni viaggiatori fino alle prime corrispondenze tra gli astronauti in orbita e i propri familiari sulla Terra). Questa volontà di collezionare la Storia ha portato l’azienda Bolaffi a rivolgere il proprio interesse anche nel campo della numismatica, essendo la stessa moneta e nei tempi più recenti la banconota un’espressione tangibile del paese che le emette e costituiscono un’interessante testimonianza degli avvenimenti e dei personaggi di ogni epoca. Filografia, filatelia e numismatica diventano quindi per Bolaffi tre modi di collezionare la Storia che possono essere raccolti in un’unica vetrina museale. Ed in questa incertezza finanziaria i rari francobolli e affrancature e le rare monete di buona qualità si dimostrano una solida forma di risparmio che accresce il suo valore negli anni, al di sopra dell’inflazione. Regola base è affidarsi a un commerciante di fiducia o a una seria casa d’aste. Da anni ormai la Bolaffi ha esteso la sua attività anche alle vendite all’incanto, con cadenza semestrale, con enorme successo di pubblico e di venduto che sfiora il 95% dei lotti venduti.
Nella prossima asta di filatelia, che si terrà a Torino il 22 e 23 maggio, molti i lotti di francobolli degli antichi ducati italiani e dei primi francobolli del Regno unificato, che rappresentano la collezione Principe della filatelia nazionale. Si segnalano una splendida selezione di francobolli e affrancature dello Stato Pontificio, in particolare di quelli della collezione “Maurizio”, frutto della passione trentennale di un illustre esponente del mondo sportivo, comprendenti le tre emissioni, i francobolli frazionati, gli annullamenti e le destinazioni, settore questo assai ambito tra gli appassionati di antichi francobolli (una lettera del 26 gennaio 1859 da Roma per Boston con affrancatura quadri colore mista II e III emissione parte da una base di 1.200 euro) (lotto 257).
Una chicca dell’asta è il rarissimo blocco di quattro nuovo (parzialmente non linguellato) del quattrino nero su carta grigia della prima emissione del Granducato di Toscana del 1852 con base 15 mila euro (lotto 290) e un bel esemplare nuovo linguellato dell’alto valore da 60 crazie scarlatto su carta grigia, uno status symbol per i collezionisti, con certificato fotografico del noto perito filatelico torinese Giorgio Colla (base 7.500 euro) (lotto 313).
Di particolare interesse una splendida coppia verticale usata su frammento con annullo di Napoli del 2 marzo 1861 del ½ tornese Croce Sabauda, emesso nel 1860 durante la Luogotenenza di Garibaldi, con base 5 mila euro (lotto 448).
Status symbol per i collezionisti di posta aerea è il Trittico non emesso Volo di Ritorno della Crociera Nordatlantica di Italo Balbo del 1933: un esemplare linguellato angolo di foglio parte da una base di 12.500 euro (lotto 1303). Attesa per il realizzo della coppia dei ricercati foglietti emessi per i Diciottenni nel 2006 per conoscerne il loro valore di mercato (base 300 euro) (lotto 1458). Sono offerti alcuni esemplari del più raro francobollo tipo della Repubblica, il 1000 lire Pacchi Postali del 1954, che partono da una base di 1.000 euro. Offerti diversi rari foglietti della Repubblica di San Marino che rappresentano attualmente gli oggetti più ricercati di questa raccolta, tra cui la pregiata coppia dei Paesaggi del 1950, senza pieghe, con base 7.500 euro.
L’asta di numismatica avrà luogo il 27 maggio. Ricca la presenza di monete greche, di monete romane repubblicane (fino alla nascita dell’Impero con Augusto nel 27 a.C.) e imperiali, tra cui diverse monete d’oro, i cosiddetti aurei: un aureo coniato sotto l’imperatore Claudio databile agli anni 46-47 d.C. ha base 2.250 euro (Num. lotto 96). Tra le monete rinascimentali spicca una rarissima Doppia in oro del 1588, Zecca Massa, del Principato di Massa di Lunigiana con l’effigie di Alberico I Cybo Malaspina (Num. lotto 293). Di altissima qualità, parte da una base di 5 mila euro. Tra le prime monete da Casa Savoia, si segnala una rarissima quadrupla in oro del 1595, Zecca di Torino, con effigie del Duca Carlo Emanuele I (base 5 mila euro) (Num.lotto 232). Tra le ricercate monete del Regno d’Italia un 100 lire oro del 1883, Zecca di Roma, con effigie di Umberto I, ha base 3 mila euro (Num. lotto 464).
In entrambe le aste sono offerte molti collezioni di francobolli o monete che rappresentano, per chi deve iniziare una raccolta, un’ottima opportunità di recuperare a prezzi assai vantaggiosi esemplari di medio e comune valore che acquistati al dettaglio richiederebbero una spesa maggiore. È un trend ormai diffuso in tutte le aste nel mondo.