Dopo la Società Umanitaria di Milano, la mostra è visibile nelle antiche sale del Castello Visconti di San Vito di Somma Lombardo
La pittura degli artisti dilettanti insicuri nella manualità e nella comunicazione col mondo nasce dal cuore. I diversamente abili dell’Atelier Espressivo Anfass Ticino di Somma Lombardo, associazione di famiglie di disabili intellettivi e relazionali, riuniti nel gruppo dei Pitturatori, ispirati dai temi dell’Expo, hanno dipinto soggetti vari tratti dagli alimenti. Patrocinio di Expo, della Società Umanitaria e del comune di Somma Lombardo e della Fondazione Visconti di San Vito. Le opere degli artisti di ogni età, guidati dalla coordinatrice Viviana Innocente e dall’artista Giorgio Piccaia, sono esposte dal 15 al 27 settembre al Castello Visconti di San Vito, via Scipione 2, Somma lombardo dopo essere state visibili a giugno alla Società Umanitaria di Milano. Esposte anche tre preziosi olii degli anni 70 di Matteo Piccaia e un’installazione, un’anteprima, del figlio Giorgio Piccaia dal titolo #Tobeornotobe. Alla ricerca delle origini.
Titolo della mostra è “Il cibo come gioco artistico” e l’ispirazione arriva dal grande evento che dibatte come assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione che colpiscono oggi 850 milioni di persone.
Le varie opere, anche di collage, rivelano commovente ingenuità, poesia, segni che esprimono le incertezze nate da un inconscio ricco e profondo. Dal primario rapporto dell’infanzia con la nutrizione, alle suggestioni moderne della pubblicità per immagini, soprattutto televisiva. Il cibo appuntamento centrale della giornata, momento di gioia e di autogratificazione. Oppure soltanto spunto per il lavoro della fantasia.
Nelle opere si legge abilità tra genialità ed eccellenza: nel genio non vi è mai normalità. Francisco Goya fu affetto da un’encefalopatia, Edvard Munch (l’Urlo) pare avesse una sindrome schizoide. Vagavano tra psiche e sogni i maestri del Surrealismo e i nichilisti del Dadaismo. Genio e anomalia a volte si associano. Lo raccontarono la coscienza universale di Steiner e in psichiatria le tavole di Rorschach.
L’arte figurativa è spesso traguardo di evoluzioni interiori che raggiungono vette altissime allorché non sono la mente, la tecnica o la cultura a diventare segno e colore ma è il Sé più profondo che fa emergere nell’immagine le sue più sottili vibrazioni creative, per raggiungere una sorta di liberazione o soltanto per attivare un poco di sollievo e autostima.
Per chi soffre di disabilità psichica e relazionale dipingere significa affrontare la battaglia contro le difficoltà della propria esistenza. E per coloro che danno una mano in questo delicato e affascinante cammino (Innocente e Piccaia) c’è sempre più gioia di quanta ne ricevano i ragazzi che impugnano un pennello per la prima volta. “Quindi attenzione e rispetto per il dipinto o il disegno nato dai lampi misteriosi della genialità istintiva, anche se contraddistinti da tratti imprevedibili e irrazionali”, ha detto Angelo Nuzzo, responsabile dei Servizi di Anfass Ticino.
La storia. L’incontro tra l’artista Giorgio Piccaia e il gruppo dei Pitturatori dell’Atelier espressivo di ANFFAS Ticino, ha creato un nuovo progetto di ricerca artistica, “con modalità inedite, pensate per unire, integrare e potenziare le capacità dei soggetti coinvolti all’interno di una relazione paritaria”.
Per oltre un anno si è lavorato su un tema contemporaneo e sociale affascinante come quello di Expo 2015, partendo dalle opere del pittore lombardo del cinquecento Arcimboldo.
L’idea ha generato grande interesse tra i Pitturatori (Simona Raimondi, Romeo Lorenzin, Cristina Capoccetti, Giovanni Donzuso, Anna Ruggiero, Alessandra Besozzi, Claudio Silva, Alessia Santo, Ilaria Primon) entusiasti di potersi confrontare con il tema dell’esposizione Mondiale “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” che si sta svolgendo a Milano.
I Pitturatori. L’Atelier di Anffas Ticino nasce nel 1993, le persone con disabilità nel corso di questi anni hanno potuto sperimentarsi in tecniche e temi diversi, sempre artistici, permettendo ad ognuno dei partecipanti di ricercare, costruire ed affinare il proprio stile ed il proprio linguaggio.
L’inaugurazione della Mostra
Venerdì 18 Settembre 2015 – Castello Visconti di San Vito. Ore 11: saluto degli Enti organizzatori e delle autorità, visita alla mostra con presentazione da parte dell’artista Giorgio Piccaia e della responsabile dell’Atelier Viviana Innocente, a cui seguirà un rinfresco.
Visite alla mostra e al Castello
La mostra “Il cibo come gioco artistico” è aperta dal 15 al 27 settembre 2015 e può essere visitata nei fine settimana (orari 10/11.30 – 14.30 / 18.30) e nei giorni feriali su appuntamento segreteria del Castello (0331/256337 – signora Cristina).
Nei giorni feriali per gruppi scolastici visita guidata al Castello e alla mostra previa prenotazione alla segreteria del Castello (0331/256337 – signora Cristina).
Nei giorni feriali per gruppi max 25 persone appartenenti a Servizi Socio-Educativi e Socio-Sanitari (CDD, CSE, SFA, CSS, Comunità Alloggio, RSD, CPS, CRT ecc.) ingresso forfetario per visita guidata al Castello € 25,00 previa prenotazione alla segreteria del Castello. (0331/256337 – signora Cristina).