Mentre a Bologna è ancora in corso a Palazzo Albergati l’esposizione Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga, dedicata all’eccellenza nell’arte pittorica della più importante dinastia di artisti fiamminghi protagonisti dello splendore del Seicento, la casa d’aste Pananti di Firenze batterà all’incanto un piccolo (cm. 19.8×28.8) dipinto di Jan Brueghel, Paesaggio con fauna marina stimato 80-120.000 euro.
La tavola dipinta è giunta all’attuale proprietario dalla raccolta del Governatore dell’Africa Orientale dott. Angelo De Rubeis. Fino ad oggi non è mai stata esposta o comparsa in pubblico.
In catalogo molte altre opere. Tra quelle dei maestri dell’800-‘900 si segnala Casa di Diego Martelli a Castiglioncello di Vincenzo Cabianca, 1885 (lotto 255 stima 20-30.000 euro). Il grande dipinto di Niccolò Cannicci, Dinorà, (lotto 256 stima 80-100.000 euro) rappresentazione pittorica del melodramma di Giacomo Meyerbeer intitolato “Il perdono di Ploërmel” più noto come “Dinorah”, opera composta del 1859 e di grande seguito e successo. Cannicci rappresenta la protagonista Dinorah che tiene al laccio la sua amata capretta “Bellah”. Il dipinto fu acquistato dal Conte Gargallo di Siracusa, intimo amico del Cannicci, in occasione della promotrice di Firenze del 1894-95 dove fu esposto.
Di Antonino Leto, I contrabbandieri , (lotto 257 stima 50-60.000 euro), alcuni dipinti di Ottone Rosai, tra cui Uomo sulla panchina,( lotto 275) pubblicato nel libro edito da Vallecchi , e Giocatori di biliardo del 1949,( lotto 282 stimato tra i 15-20.000 euro). Di Renato Guttuso I giocatori ( tre calciatori) del 1965 (lotto 289 stima 25-35.000 euro). Di George Grosz Nudi femminili del 1941 (lotto 287 stima 13-18.000 euro). E ancora dipinti e eopere di notevole pregio di Viani, Tirinnanzi, Peyron, Sironi, Lega, Fattori oltre a sculture di Innocenti e Papi.
Di Scuola Italia settentrionale del XVII sec., Cacciatore di selvaggina, eccellente esempio di naturalismo, con un sapiente uso della luce dai contrasti in chiaro scuro molto marcati , che evidenziano la ricchezza del piumaggio della selvaggina (50-70.000 euro); e ancora coevo Apollo e Dafne (30-40.000 euro) . Due olii su tela di grande maestà di Corrado Giaquinto, La Madonna della Pietà (20-30-000 euro) e un San Nicola che benedice i guerrieri (10-15.000 euro). Di Antonio Circignani detto Il Pomarancio Incoronazione di spine (lotto 129 stima 28-32.000 euro), tela di particolare interesse perché realizzata dall’artista nel breve periodo in cui si avvicinò alle novità del caravaggismo, come commenta nella scheda di expertise Gianni Papi.
E poi orologi e argenti, tra cui una grande Fiasca del pellegrino in argento, collezione Bulgari e punzonata Elkigton 1902 (20-25.000 euro).
Catalogo online su www.pananti.com