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Charta: donazione all’Università Statale di Milano

L’ultimo atto di Charta si compie dove tutto è cominciato: all‘Università Statale di Milano, dove Giuseppe Liverani, fondatore della Casa Editrice, si iscrisse nell’anno accademico 1967/68, mentre cominciava il maggio francese che attraversate le Alpi sarebbe diventato il nostro ’68.

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Si tratta dell’ultima donazione riguardante l’intero catalogo di Charta (923 titoli!), proveniente dalla biblioteca personale di Liverani.
Quella delle donazioni è stata per Charta una scelta, una linea costante soprattutto negli ultimi anni di attività, oggi tante raccolte di libri di Charta parlano nel mondo della casa editrice e continueranno a farlo nonostante la sua chiusura, da Cuba al Myanmar, dall’Accademia di Brera di Milano alla Columbia University di New York, dallo Zimbabwe al Carcere di Bollate, dalla Biblioteca de L’Aquila a Libera, l’associazione contro le mafie fondata da don Ciotti, dall’ASAC della Biennale di Venezia alla Library of Congress di Washington.

I libri continueranno a parlare di quella che nel mondo dell’arte spesso è stata considerata un’anomalia: una casa editrice piccola, indipendente, controcorrente, artigianale, quasi ‘sartoriale’, così tanto intransigente sulla qualità da essere riuscita, nonostante i tanti tentativi di estrometterla dal mercato, a lasciare in giro per il mondo tracce indelebili, nell’editoria d’arte, nel solco genuino del Made in Italy.

Quest’ultima donazione viene fatta non a caso al Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, chiudendo idealmente un cerchio, nel ricordo di Anna Maria Brizio e Marco Rosci, professori di Storia dell’Arte alla Statale ai tempi della contestazione che videro lo studente Liverani protagonista appassionato.

Un’ultima nota che rende questa donazione ancor più eccezionale e attuale: proprio in questi giorni (19 e 21 novembre) a New York, dove Charta è cresciuta affermandosi internazionalmente, avrà luogo il book launch dell’ultimo libro pubblicato, Open City di Diane Lewis, coeditato con The Cooper Union for the Advancement of Science and Art, prestigiosa università newyorchese, a marzo 2015.

Questa volta ‘ultimo’ non significa più recente, Charta ha ormai chiuso, saranno le sue pubblicazioni a continuare a ‘vivere’ in giro per il mondo. Tra pochi giorni la prova diretta al New Museum e al MoMa di New York.
Una performance in tutti i sensi!

E tra pochi mesi i libri di Charta si potranno sfogliare e consultare alla Biblioteca del Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università Statale di Milano – via Noto 6 (Milano).

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