Il 17 e il 18 dicembre nella nuova sede romana di Bertolami Fine Arts-ACR Auctions si terrà un’asta di arte antica, moderna e contemporanea in due sessioni per oltre 340 lotti. L’esposizione dei lotti inizia oggi, 10 dicembre, e prosegue fino al 16 dicembre 2015 con orario 11.00/19.00
A volte ritornano e spesso succede in un’asta. Parliamo di opere d’arte: dipinti e sculture di cui si erano perse le tracce e che un giorno rispuntano, a sorpresa, nel catalogo di un’asta. A Roma, ad esempio, si registra il gradito ritorno della Bagnante di Alfredo Biagini. Gli appassionati di scultura italiana della prima metà del ‘900 sanno bene di cosa si stia parlando, ma sbaglierebbe chi pensasse a una di quelle opere note solo a un ristretto numero di amatori. Sino alla fine degli anni ’90, i romani che frequentavano il vecchio Cinema Quirinetta l’hanno immancabilmente incontrata lungo le scale che conducevano alla sala di proiezione. Impossibile non notarla, era lei a dare all’ambiente quel suo indimenticabile tono da salotto elegante.
Sì, la Bagnante del Quirinetta era una presenza familiare a molti romani, ma pochi erano consapevoli di trovarsi di fronte a un reperto, uno dei rari frammenti risparmiati dal tempo del pregevole apparato decorativo in terracotta, bronzo, argento, stucco e mosaici che, dal 1927, aveva adornato il modernissimo Teatro Cinema Quirinetta, gioiellino dell’intrattenimento culturale progettato dall’archistar Marcello Piacentini e arredato dallo scultore Alfredo Biagini.
La Bagnante, di cui dopo la chiusura del cinema non si era saputo più nulla, sarà posta in vendita il 18 dicembre, a un prezzo di stima di 12.000/15.000 euro, nella nuova sede romana di Bertolami Fine Arts-ACR Auctions, al piano nobile di Palazzo Caetani Lovatelli, negli ambienti in cui Ersilia Caetani Lovatelli, la prima donna Accademica dei Lincei, animava, a fine ‘800, un famoso salotto culturale.
Nella stessa asta riaffiora un’altra vecchia gloria che, ciclicamente, scompare nel nulla. In questo caso il motivo della sparizione va ricercato nella stazza di Meno 3, un monolite in legno policromo alto 10 metri per un peso superiore ai tre quintali e, pertanto, condannato a sonnecchiare, completamente smontato, nelle casse di un deposito sino a quando non si farà avanti un compratore dotato di spazi idonei alla sua esposizione.
Il titolo attribuito da Giulio Turcato alla sua scultura rimanda al lancio di un missile, tanto per chiarire che essa è una rappresentazione del concetto di energia. L’imponente monolite multicolore costituito da un intarsio di forme geometriche puntate verso lo spazio fu una delle attrazioni della XLII Biennale di Venezia, curata nel 1986 da Maurizio Calvesi. Il prezzo di stima oscilla tra 50.000 e 60.000 euro.
Non disponete di spazi museali per ospitare i vostri acquisti d’arte, ma andate pazzi per le tematiche spaziali? Puntate con decisione sull’aeropittura futurista di TATO, che di quella particolare declinazione del Futurismo fu uno degli indiscussi protagonisti. Il suo splendido De Pinedo sul Tevere sorvolando Roma, tempera e pastelli su carta Kraft, è stimato tra 25.000 e 30.000 euro, mentre vale tra 10.000 e 12.000 euro CR 32 in picchiata, un carboncino su cartoncino del 1936/37.
Da tenere ovviamente d’occhio Superficie a Testura Vibratile. Rotazione 1.2.3.4. un alluminio su pannello di Getulio Alviani, l’ideatore plastico (guai a definirlo artista!) che negli ultimi anni ha registrato quotazioni in costante ascesa. Per questa sua opera molto esposta e pubblicata la valutazione è di 60.000/80.000 euro.
Si segnala anche: Insider and Outsider, un acquarello del 1925 in cui Georg Grosz racconta, con la solita impietosa efficacia, la tragedia etica e sociale del primo dopoguerra tedesco (€ 30.000/40.000), Penelope, bella scultura in terracotta policroma smaltata realizzata, nel 1952, da Leoncillo (€ 18.000/20.000) e i tre splendidi Dorazio della Collezione Carlo Quinti, una raccolta di raffinato buon gusto di cui in asta sono presenti diversi pezzi. Il valore dei Dorazio? 50.000/60.000 euro per Sincreto organico, un olio su tela del 1950, e 14.000/16.000 euro per le due tempere su carta, Composizione del 1949 e Costruzione del 1950.
Per gli appassionati di old masters l’appuntamento con le aste invernali di Bertolami Fine Arts – ACR Auctions è invece fissato per il 17 dicembre dalle ore 16,30 e si tratta di un appuntamento interessante sotto molti profili.
Innanzitutto per la selezione non banale dei pezzi in vendita e poi perché conferma la convinzione che il mercato dell’arte antica offra ancora buone possibilità di acquistare pezzi pregevoli a prezzi accessibili. Un esempio? Due piccoli oli su rame in cui la qualità è decisamente alta e il prezzo decisamente basso.
Uno, attribuito al bolognese Giovan Battista Bolognini, è una squisita copia miniaturizzata dell’imponente Suicidio di Lucrezia di Guido Reni. Il prezzo di stima è di 3.000/3.500 euro. L’altro è una Visione di San Giovanni Battista di Scuola Romana della prima metà del Seicento. Una valutazione che oscilla tra 2.000 e 2.500 euro per una delizia da cui potrebbero scaturire attribuzioni di tutto rispetto.
Il nucleo più pregevole delle opere in asta proviene dalla collezione di un’anonima collezionista romana che, in quella stagione feconda per il collezionismo d’arte che furono gli anni ’80 e ’90, mise insieme una raccolta di gusto notevole. Assistita dai più importanti critici attivi in Europa nella seconda metà del ‘900 – Giuliano Briganti, Sir Denis Mahon, Eduard A.Safarik, Stephen Pepper – la colta dama si impegnò anche in scelte coraggiose, dipinti di qualità molto alta ma di attribuzione complicata, che a tutt’oggi rimangono rebus irrisolti e sfide aperte per la critica d’arte. Tra questi si evidenzia un dipinto bello quanto misterioso: la Madonna in trono con i Santi Alberto (o Bernardo?) di Chiaravalle e Caterina da Siena valutato 40.000/60.000 euro.
Opera autografa di Massimo Stanzione è invece la Maddalena nel Deserto datata da Sebastian Schutze, uno dei più importanti studiosi del noto maestro napoletano, agli anni Quaranta del ‘600. L’opera sarebbe stata dunque prodotta da Stanzione nella sua fase più classicista e vicina a Domenichino. Vale 30.000/40.000 euro.
Giuliano Briganti attribuisce con sicurezza al Sassoferrato una Madonna con Bambino stimata 30.000/40.000 euro. L’opera è tipica della produzione purista del maestro che la replicò più volte, arrivando addirittura a citarla in una delle sue opere più importanti, il ritratto del Cardinal Ripaccioli, conservato al Ringling Museum di Sarasota. In quel bellissimo ritratto il quadro posto accanto alla poltrona su cui siede il cardinale è proprio la Madonna che Sassoferrato amava tanto: l’immagine soave di una giovane mamma che con una mano tiene il piedino del suo bambino e con l’altra un piccolo libro.
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BERTOLAMI FINE ARTS – ACR AUCTIONS
Roma Monaco Londra
ASTA 20
ARTE ANTICA MODERNA E CONTEMPORANEA
Asta di Arte Antica (Lotti 1-80): 17 dicembre 2015 ore 16,30
Asta di Arte Moderna e Contemporanea (Lotti 81-347): 18 dicembre ore 15,30
Esposizione: 10 – 16 dicembre 2015 ore 11.00/19.00
sfoglia i cataloghi: www.acrauctions.com
Palazzo Caetani Lovatelli
Piazza Lovatelli, 1 – Roma
Tel. +39 06 32609795 – 06 3218464
e-mail: info@bertolamifinearts.com
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