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Biennale Roncaglia 2012 XXXII edizione

PASSATO PROSSIMO
arte nell’epoca della post-tradizione

a cura di Elisabetta Modena, Marco Scotti, Ilaria Bignotti, Valentina Rossi

 

15 aprile-20 maggio 2012
Opening domenica 15 aprile ore 17:00
San Felice sul Panaro (Modena)

Sedi espositive:
Rocca Estense, Via Mazzini

Torre Borgo, Via Terrapieni Nord
Teatro Comunale, Via Mazzini 13

Inaugura domenica 15 aprile la XXXII edizione della BIENNALE RONCAGLIA dal titolo PASSATO PROSSIMO, arte nell’epoca della post-tradizione.

Se la storia della Biennale, nata nel 1954, è sempre stata legata a forme artistiche considerate “tradizionali”, come testimoniano le molte e importanti opere conservate oggi nella collezione della Pinacoteca Civica di San Felice sul Panaro, l’edizione 2012 ha invitato quindici artisti ad interrogarsi sul complesso tema della tradizione attraverso modalità espressive e linguaggi contemporanei, senza però dimenticare la fondamentale eredità della scultura e della pittura.

Opere d’arte che sperimentano la tradizione nell’aderenza alle tecniche e ai generi dialogheranno con interventi site specific realizzati appositamente per il contesto della Rocca Estense e per il paese di San Felice, secondo due diverse chiavi interpretative che in certi casi s’intrecciano: la prima lavora sulla natura del fare artistico e sulle sue declinazioni contemporanee, sull’artigianalità e sul concetto di reinterpretazione e riscrittura (oltre che di citazione), la seconda è incentrata sul concetto di tradizione come luogo in cui rintracciare una propria identità culturale, sociale, familiare.

Gli artisti
La tradizione è profondamente connessa alle tecniche e ai materiali nel caso di Chiara Camoni che sceglie un minerale antico come l’alabastro per realizzare una scultura composta da tante piccole porzioni appoggiate delicatamente sul pavimento quasi a formare un mosaico, o di Andrea Salvatori che utilizza invece quasi esclusivamente la ceramica, simbolo ormai secolare della produzione manifatturiera di Faenza, di cui l’artista è originario.
Mentre David Casini si confronta con il significato e le possibili contaminazioni tra intervento artistico e oggetto vintage, Laura Renna coniuga artigianato tradizionale e scultura contemporanea presentando un monumentale tappeto di lana realizzato da lei stessa all’uncinetto.
Le opere di Claudia Scarsella sono patterns memori delle Arts and Crafts e delle manifatture mediorientali, tradotti dall’artista in arazzi tesi tra passato e presente capaci di rievocare scenari familiari, mentre è proprio la nonna ottantenne la musa ispiratrice del progetto di Eldi Veizaj, che la ritrae nella ritualità delle sue giornate, scandite da diversi decenni dalla cecità nel suo piccolo paese natale in Albania.
Se Alterazioni Video rivisitano il tradizionale concetto di dipinto tramite l’elaborazione collettiva di immagini trovate sul web, l’installazione sonora di Barbara DePonti nasce in rapporto e stretta collaborazione con la comunità di San Felice sul Panaro e il suo tessuto socio-culturale. Il progetto inedito di Margherita Moscardini prevede un dialogo con la location della Rocca Estense, dove l’artista presenta una mappa che evidenzia, attraverso l’utilizzo del colore, le diverse profondità marine e oceaniche.
Un archivio fotografico riguardante le dive degli anni Cinquanta ha dato luogo al progetto presentato da Iaia Filiberti e Deborah Hirsch sull’iconografia femminile dello star system hollywodiano, mentre Cesare Pietroiusti e Cinzia Delnevo intrecciano le loro reciproche ricerche in un lavoro a quattro mani che propone una riflessione sul
rapporto tra maestro e allievo “tradizionalmente” basilare nella formazione dell’artista.
E mentre il fotografo Dario Catellani, vincitore del I concorso Roncaglia Under25, riflette sugli oggetti che rappresentano tradizioni del tutto personali, l’artista e fotografa Annalisa Bondioli presenta negli spazi della Torre Borgo una installazione e alcune fotografie sul tema del rapporto con il passato, accanto ad una serie di scatti degli anni Cinquanta, selezionati attraverso una lunga ricerca dal vastissimo archivio del fotografo sanfeliciano Giuseppe Goldoni, messi a disposizione dalla SANFELICE 1893 Banca Popolare che ne ha la proprietà.

In occasione dell’inaugurazione della Biennale Roncaglia, verrà annunciato il vincitore della III edizione del concorso Roncaglia Under25, il quale avrà la possibilità di allestire una mostra personale presso lo spazio Adiacenze (www.adiacenze.it) di Bologna. Il bando sarà aperto fino al 3 marzo 2012.

Anche quest’anno la Biennale Roncaglia propone un progetto didattico di divulgazione e avvicinamento all’arte, rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado, che potranno partecipare a visite guidate e laboratori in cui sarà chiesto loro di reinterpretare antichi giochi tramite gli strumenti dell’arte.

 

Intervista a Claudia Scarsella

di Ilaria Bignotti

 

Claudia Scarsella è nata a Viterbo nel 1979. È laureata in fashion design al Central Saint Martins College di Londra e in architettura al Politecnico di Milano. È Premio Arte 2010, Targa Oro.
Le sue opere sono state esposte a Londra, Milano, Barcellona, Berlino.
Il suo sito internet (www.claudiascarsella.it) dal 2012 è anche un blog.

 

Lavori con il collage, una tecnica fortemente legata alle avanguardie storiche: come dialoga con questi linguaggi la tua ricerca?
È piuttosto comune evocare le avanguardie quando si parla di collage, e i miei occhi devono molto, come quelli di ogni essere vivente, al risultato magico di quel sommovimento d’arte e passione esploso quando il novecento aveva solo vent’anni.
Se posso, però, vorrei proporti altri dialoghi “storici” che sicuramente vivo nel mio lavoro: per esempio quello con la cultura Arts and Crafts. Coscienza e studio delle arti, delle manifatture, dell’estetica medievale, che propone una visione altrettanto avanguardista e rivoluzionaria dell’Arte e genera ciò che oggi chiamiamo design.

Lavori sui temi dell’ornamento e del pattern, fondamentali nella cultura occidentale del XIX secolo: quali i tuoi riferimenti?
Rispondo così: vorrei fossero più frequenti le mostre dell’opera di William Morris, più accessibili le pubblicazioni. Per me è stato meraviglioso studiare i suoi arazzi, capire come un dettaglio potesse diventare il modulo di un’opera diversa, inedita perchè replicata in pattern.
Ho visto gli studi preparatori delle sue prime carte da parati: matita, acquerello, geometria.
Bellissimo.
Il mio lavoro è chiaramente diverso, nel metodo, e anche nell’intenzione.
In questa Biennale Roncaglia propongo il risultato di un intervento ambizioso sulla tenica e sulla tradizione; perché il punto di partenza è stato accedere ai materiali antichi di una collezione di abiti mediorientali e mi è stata data la libertà artistica di leggere in questi nuove trame, e “tessere” nuovi collage.

In questi lavori ti richiami anche alla tradizione mediorientale: quale il dialogo tra le
due culture? 
Ho la possibilità di lavorare per la sala che ha ospitato Papa Giulio II, c’è un grande camino che contiene anche due piccole sedute. Ecco, mi sembra affascinante questa stanza antica possa ospitare narrazioni vicino al fuoco, memorie del fuoco; mi piace immaginarla come una stazione contemporanea, millenaria, della via della seta.
Vorrei avvicinare al fuoco e fondere le atmosfere del racconto delle stanze da letto nobiliari, dei salotti bourgeois, delle case damascene.
Per questo allestimento propongo per la prima volta “Produce Life”, una serie di finestre emozionate, sognanti, che per me sono anche geografia.

Cosa pensi persista, oggi, della tradizione nella ricerca artistica contemporanea?
Per me è importante essere italiana, mi sento responsabile della mia storia. Amo i dettagli e le fughe del mio passato. Penso che in ciò che è antico si trovino le chiavi della contemporaneità.

La Biennale Roncaglia è realizzata grazie al supporto di:
Comune di San Felice sul Panaro e San Felice Banca Popolare

Con il patrocinio di:
Provincia di Modena e Regione Emilia Romagna

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SCHEDA TECNICA

Titolo
Biennale Roncaglia 2012
XXXII edizione
PASSATO PROSSIMO. arte nell’epoca della post-tradizione
a cura di Elisabetta Modena, Marco Scotti, Ilaria Bignotti, Valentina Rossi

Artisti
Alterazioni Video, Annalisa Bondioli, Chiara Camoni, David Casini, Dario Catellani, Barbara DePonti, Debora Hirsch e Iaia Filiberti, Margherita Moscardini, Cesare Pietroiusti e Cinzia Delnevo, Laura Renna, Andrea Salvatori, Claudia Scarsella, Eldi Veizaj.

Sedi
Rocca Estense, Via Mazzini, San Felice sul Panaro (Modena)
Torre Borgo, Via Terrapieni Nord, San Felice sul Panaro (Modena)
Teatro Comunale, Via Mazzini 13

Date
15 aprile-20 maggio 2012

Inaugurazione
Domenica 15 aprile
ore 17:00 presentazione presso il Teatro Comunale, Corso Mazzini
ore 18:00, apertura della mostra presso la Rocca Estense e Torre Borgo,
dj set con dj Spanna aka Corrado Beldì.

Orari
Giovedì e Venerdì 10-12:30/17-19:30
Sabato, Domenica 10-19:30
Visita guidata gratuita alla mostra: domenica 6 maggio ore 18:00.

Catalogo
Biennale Roncaglia. PASSATO PROSSIMO, arte nell’epoca della post tradizione
cura.books (2012), bilingue (italiano-inglese).

Ingresso libero

Info
Ufficio Cultura Comune di S. Felice s/P (Mo)
0039 0535-86320
cult@comunesanfelice.net
info@biennaleroncaglia.it – www.biennaleroncaglia.it

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