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Monaco celebra Fausto Melotti. L’artista silenzioso visto attraverso Gio Ponti e Ugo Mulas

Fausto Melotti Kore, ca 1959 Photo : Fondazione Fausto Melotti © Fondazione Fausto Melotti Fausto Melotti Kore, ca 1959 Photo : Fondazione Fausto Melotti © Fondazione Fausto Melotti
Fausto Melotti Kore, ca 1959 Photo : Fondazione Fausto Melotti © Fondazione Fausto Melotti
Fausto Melotti
Kore, ca 1959
Photo : Fondazione Fausto Melotti
© Fondazione Fausto Melotti

Melotti è un artista sensibile e silenzioso. Chi lo va a trovare nel suo studio rimane sconcertato dal suo breve riso imbarazzato, in mezzo a tante strane meraviglie allineate sulle assi”. Scriveva Lisa Ponti in un articolo pubblicato su Domus nel 1948.

Fino al 17 gennaio, l’atmosfera di quello studio, ubicato nel cuore di Milano, prende nuovamente forma a Villa Paloma, sulla costa occidentale del Principato di Monaco.

Fausto Melotti Scultura n°14, 1935 (1968) Inox Ed. 2/3 100x35x28 cm Collection Privée, Londres Photo : Fondazione Fausto Melotti © Archivio Fausto Melotti
Fausto Melotti
Scultura n°14, 1935 (1968)
Inox
Ed. 2/3
100x35x28 cm
Collection Privée, Londres
Photo : Fondazione Fausto Melotti
© Archivio Fausto Melotti

Eleganti sculture in metallo e una miriadi di ceramiche colorate si dislocano nelle sale del Nouveau Musée National de Monaco, per raccontare la vicenda creativa di Fausto Melotti, attraverso le pagine della rivista Domus. La lente d’ingrandimento monegasca si posa sugli intensi e proliferi anni del dopoguerra, mettendo in luce l’affinità elettiva fra lo stesso Melotti e talenti del calibro Gio Ponti, Ugo Mulas e Italo Calvino.
Un’occasione per riscoprire un genio del Novecento da una prospettiva inedita.

Fausto Melotti: un poeta dell’astrazione

Scultore e decoratore, scrittore e teorico, ingegnere e musicista, Fausto Melotti è anzitutto un artista votato all’astrazione e alla scarna semplificazione delle forme, verso l’assoluto.

Nato nel 1901 a Rovereto, dopo gli studi musicali e la laurea in ingegneria elettrotecnica, Melotti si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera, per dedicarsi alla scultura. L’insegnamento di Adolfo Wildt e la vicinanza a Lucio Fontana non bastano, però, a fargli prendere il volo. “È intelligente, ma non è scultura” – commentava nel 1935 Carrà. Lo scetticismo della critica e l’indifferenza del pubblico, portano Melotti a smettere di esporre le proprie sculture e a dedicarsi soprattutto all’attività di ceramista e di decoratore.

Saranno Gio Ponti e la figlia Lisa, attraverso le pagine di Domus, a risollevare le sorti della scultura melottiana, segnando un punto di non ritorno: dai primi articoli, alla consacrazione definitiva nel 1967, con la mostra presso la Galleria Toninelli, fino ai risultati strabilianti delle ultime aste.

Vue d'exposition Fausto Melotti Nouveau Musee National de Monaco Villa Paloma - Photo Andrea Rossetti
Vue d’exposition Melotti Nouveau Musee National de Monaco Villa Paloma – Photo Andrea Rossetti
Fausto Melotti La pittura, 1939-1940 Plâtre 103x52x43 cm Collection Melotti, Milan Photo : Fondazione Fausto Melotti © Fondazione Fausto Melotti
Melotti – La pittura, 1939-1940
Plâtre
103x52x43 cm
Collection Melotti, Milan
Photo : Fondazione Fausto Melotti
© Fondazione Fausto Melotti

Fausto Melotti e le pagine di Domus

Fausto Melotti si lega a Domus da un doppio filo. Se la rivista di Gio Ponti recensisce il lavoro dell’artista, Melotti affida a quelle stesse pagine i propri pensieri, scrivendo testi indimenticabili, a cominciare da “L’Incertezza”. L’articolo, pubblicato nel 1963, ha valore di autentico manifesto poetico.

Affinità elettive in Costa Azzurra

A Villa Paloma le coordinate spaziotemporali si sgretolano e cedono il passo all’affinità elettiva. La scelta curatoriale di Eva Fabbris accoglie il modus operandi dello stesso Fausto Melotti. L’artista, nel selezionare l’iconografia della propria produzione per gli articoli di Domus, bandiva la cronologia, in favore di una libertà documentaria e documentativa ampia ed allusiva.

Nella villa a picco sul mare venti sculture in metallo, eteree e leggere come il vento, dialogano con oltre settanta scintillante ceramiche, in un percorso punteggiato dagli scritti della rivista di Gio Ponti, dai versi di Italo Calvino e dagli scatti di Ugo Mulas. Dulcis in fundo, una project room accoglie Omaggio a un maestro: un tributo dello scultore Alessandro Pessoli al più noto collega di Rovereto. L’artista silenzioso, plasmando la materia, è arrivato dritto al cuore.

Fausto Melotti, La Follia, 1948 Céramique émaillée 57x19,5x17 cm Publié dans Domus n°230, mai 1948 Credit photo: Domus Archives © Editoriale Domus S.p.A. Rozzano (Italy)
Melotti, La Follia, 1948
Céramique émaillée
57×19,5×17 cm
Publié dans Domus n°230, mai 1948
Credit photo: Domus Archives
© Editoriale Domus S.p.A. Rozzano (Italy)
Vue d'exposition Fausto Melotti Nouveau Musee National de Monaco Villa Paloma - Photo Andrea Rossetti
Vue d’exposition Melotti Nouveau Musee National de Monaco Villa Paloma – Photo Andrea Rossetti
Atelier de Fausto Melotti, Milan Publié dans Domus n°400, mars 1963 Credit photo: Domus Archives © Editoriale Domus S.p.A. Rozzano (Italy)
Atelier de Melotti, Milan
Publié dans Domus n°400, mars 1963
Credit photo: Domus Archives
© Editoriale Domus S.p.A. Rozzano (Italy)
Vue d'exposition Fausto Melotti Nouveau Musee National de Monaco Villa Paloma - Photo Andrea Rossetti
Vue d’exposition Melotti Nouveau Musee National de Monaco Villa Paloma – Photo Andrea Rossetti

INFORMAZIONI UTILI

Fausto Melotti
a cura di Eva Fabbris e Cristiano Raimondi
Nouveau Musée National de Monaco (NMNM) – Villa Paloma
56 boulevard du Jardin Exotique, Montecarlo
Fino al 17 gennaio 2016

Portrait de Fausto Melotti Publié dans Domus n°400, mars 1963 Credit photo: Domus Archives © Editoriale Domus S.p.A. Rozzano (Italy)
Portrait de Fausto Melotti
Publié dans Domus n°400, mars 1963
Credit photo: Domus Archives
© Editoriale Domus S.p.A. Rozzano (Italy)

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