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Jeff Koons litiga con Nardella e si riprende la sua statua

koons - ArtsLife

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Jeff Koons saluta Firenze. Alla fine, la statua della discordia se ne torna a casa. Addio a Pluto e Proserpina. La scultura cromata e dorata che campeggiava sull’Arengario di piazza della Signoria a Firenze fra le opere del Rinascimento, torna a casa, da Jeff Koons.
Le operazioni preparatorie allo smontaggio dell’opera sono iniziate il 29 gennaio 2016 e la statua verrà rimossa alle 4 di stanotte. Per adesso diretta non negli Usa ma al magazzino privato di ‘Arteria’, la società privata incaricata della rimozione.  Il sindaco Dario Nardella aveva annunciato la predisposizione di una lista di cinque potenziali location cittadine, alcune delle quali in centro, che avrebbero potuto accogliere Pluto e Proserpina, da sottoporre ad una commissione di esperti. Nardella aveva comunque già chiarito che tra questi spazi non sarebbe stata inclusa piazza Signoria; motivo questo, a quanto si apprende, che avrebbe spinto Koons a dire ” No grazie, vado via”.
L’artista americano aveva precedentemente manifestato al Comune la sua disponibilità a un prestito di lunga durata. Da lì era partita la riflessione di Palazzo Vecchio e le discussioni in città: dove mettere la scultura? Lasciarla lì o trovare altre collocazioni storiche in città? Si erano candidate anche le periferie e anche il Nuovo Teatro dell’Opera per ospitare la statua. Mai però il sindaco Dario Nardella aveva preso in considerazione l’idea di lasciarla in piazza della Signoria dove è stata in mostra per due mesi.
“Saremmo stati ben contenti di ospitarlo altrove – ha spiegato Nardella – ma va bene così perché la disponibilità di Koons a lasciare la sua statua a Firenze è incompatibile con il nostro progetto di piazza della Signoria che si basa sull’ospitalità periodica di grandi artisti. Ad esempio, il prossimo anno, in piazza ci sarà un’opera di Jan Fabre”.

Foto di Riccardo Sanesi

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