Si conclude la sessantesima edizione del David di Donatello. A far scorpacciata di premi Lo chiamavano Jeeg Robot grazie a un cast eccezionale: Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli miglior interpreti maschile e femminile e Luca Marinelli e Antonia Truppo tra i non protagonisti, e Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone.
A strappare il palco degli Oscar all’italiana ai due contendenti con 6 premi ciascuno, l’irriverente commedia Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese che si aggiudica il premio per il Miglior Film, con tanto di cast al completo giubilante sul palcoscenico degli Studios di Roma.
Il David di Donatello per la migliore canzone originale va invece a Simple song#3 (musica e testi di David Lang con l’interpretazione di Sumi Jo) per il film Youth – La giovinezza diretto da Paolo Sorrentino mentre La corrispondenza di Giuseppe Tornatore si aggiudica il David Giovani, votato da una giuria di 6mila studenti. Nella sezione cortometraggi primeggia Alessandro Capitani con Bellissima mentre nei documentari stravince l’omaggio a Kubrick pensato Alex Infascelli S Is for Stanley.
Una serata importante anche per Alessandro Cattelan, uno dei conduttori più amati dal grande pubblico, che tocca l’apice della sua collaborazione con Sky annunciando l’eccellenze del cinema italiano non senza avvalersi dell’aiuto di due grandi mentori, Paolo Sorrentino e Gabriele Savatores. Ad affiancare l’imparziale di X-Factor, Pif e The Jackal.
Mentre scorrono i titoli di coda, sulle note dell’emblematica canzone “La Cura” di Franco Battiato, si alternano le immagini che hanno reso immortale il cinema italiano nel mondo.
Sarà forse il monito lanciato a un Paese in ginocchio per sanare le proprie ferite attraverso quell’arte che vive con un occhio rivolto verso il mondo uno verso se stessa?