Sole Alto, amore impossibile nella ex-Jugoslavia nel nuovo film di Dalibor Matanić.
Film d’apertura della 27esima edizione del Trieste Film Festival e vincitore del premio della giuria per la sezione Un certain regard al 68° Festival di Cannes, Sole alto di Dalibor Matanić è un melodramma a tre episodi sull’impossibilità dell’amore ai tempi della guerra nella ex-Jugoslavia, prodotto tra Croazia, Serbia e Slovenia e distribuito nelle sale cinematografiche italiane grazie a Tucker Film.
Sole Alto, la nuova opera del regista serbo narra tre storie d’amore ambientate nell’arco di trent’anni in un imprecisato paese dell’ex-Jugoslavia. La prima nel 1991, la seconda nel 2001 e la terza nel 2011. Gli stessi attori interpretano personaggi diversi, con storie diverse ma che alla fine dimostrano di possedere la stessa narrazione. La prima (1991) racconta le speranze e i sogni di due ragazzi, lei serba e lui croato, si amano e vorrebbero lasciare il paese natio in cerca di un futuro migliore, ma la guerra incombe e prima che se ne accorgano la follia dell’uomo esplode, travolgendoli. Nella seconda storia (2011) la guerra è finita, della distruzione che ha portato rimangono solamente le macerie di una casa da costruire e la necessità di lasciarsi alle spalle il passato, per farlo occorre il coraggio di perdonare ma alle volte anche quello non basta. Nella terza (2001) sono passati più di vent’anni dall’inizio della guerra e quindici dalla fine ma nulla è stato dimenticato o perdonato.
>> Sullo sfondo di questo ventennio domina incontrastata la natura che, con i suoi paesaggi laghi ed infinite distese verdi avvolti da una luce naturale calda e pacificatrice assume un linguaggio comunicativo ed estetico, simile allo stile delle opere di Terrence Malick, ovvero alla capacità di raccontare una storia attraverso le immagini, ed è meraviglioso scoprire che ci sono ancora autori capaci di farlo.
Sole alto è un’opera che racconta la storia di un mondo profondamente diviso dalla violenza e dall’odio ma allo stesso tempo alla costante e disperata ricerca di un’umanità desiderata e quanto mai necessaria.