Arrivederci. La personale di Ettore Favini sbarca al Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova. Il lavoro di Ettore Favini verte da oltre dieci anni intorno alla relazione tra l’opera e l’ambiente nel quale si inserisce, che esso sia un luogo fisico o una narrazione collettiva. Nei suoi lavori, che sono spesso site specific, l’ambiente diventa al contempo soggetto, protagonista e mezzo di indagine del suo rapporto con l’uomo.
In forza di questo meccanismo relazionale, è la stessa fruizione dell’opera che diventa lo strumento per una nuova relazione con lo spazio pubblico. Arrivederci è un progetto espositivo che vive di diversi momenti nel tempo e nello spazio: articolato in una esposizione in due tempi – una doppia mostra personale presso il museo MAN di Nuoro e il Museo Villa Croce di Genova, il progetto trova un prolungamento cartaceo nella pubblicazione in preparazione presso l’editore Humboldt Books.
Per Arrivederci Favini ha compiuto un viaggio tra le narrazioni dei tessitori sardi che ha incontrato nel corso di un processo di conoscenza del paesaggio sardo e delle persone che lo popolano. Durante questo viaggio insulare ha ricevuto in dono dai tessitori incontrati oltre cento tessuti, ciascuno carico di una storia che andrà a intrecciarsi con le altre, divenendo il materiale del nuovo corpo di opere che l’artista presenterà in mostra.
È dunque il rapporto tra la trama e l’ordito a creare la base di Arrivederci, che attraverso un grande ritratto corale dell’Isola trasforma il limbo temporale che il titolo annuncia nell’augurio di rivedersi presto che ogni mostra incarna.
L’invito è a rivedersi a Genova: un porto, l’inizio o la fine di un viaggio per chi parte o torna dalla Sardegna, ma non solo. Genova ha una grande tradizione di tessitura, dagli arazzi broccati genovesi, al velluto di Zoagli e la tintura di indaco che ha creato, con la tela genovese, il mito del jeans nel mondo. I numerosi tessuti raccolti dall’artista verranno portati a Genova, tinti in blu e successivamente cuciti per formare nuove forme che raccontino di luoghi che hanno il mare dentro: storie di viaggio, di contaminazioni e di scambio.
Ordito delle molte trame di una narrazione comune, la mostra costituirà al tempo stesso un doppio omaggio al mare, quello che trattiene ogni oggetto ed è presente in ogni angolo della città, e a uno dei suoi simboli più importanti: la lanterna, oggetto di contaminazione e ibridazione, come lo sono le persone e le tradizioni nel Mediterraneo. Tessuti provenienti da ogni luogo verranno dunque trasformati a Genova per ricreare negli spazi del museo la “Dominante dei Mari”.
Memore dei racconti legati alla storia della Villa, l’artista interverrà anche sulla sua facciata, ripristinando un sistema di tende che era utilizzato dalla famiglia Croce d’estate per creare un riparo dalla calura; realizzerà a tal fine una grande installazione ambientale servendosi di vele da crociera.
Durante il corso delle due mostre, che avranno luogo l’una a breve distanza temporale dall’altra, un’opera realizzata da Favini viaggerà a bordo di una nave in rotta tra Genova e la Sardegna, facendo dei flutti che congiungono le due terre una sede espositiva alla pari dei musei.
INFORMAZIONI UTILI
Ettore Favini
Arrivederci
a cura di Chiara Vecchiarelli in collaborazione con il Museo MAN di Nuoro
Inaugurazione: 31 maggio h.18:30
31 maggio – 31 luglio 2016