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Istanbul e il museo dell’innocenza di Pamuk. Al cinema solo il 7 e l’8 giugno

Istanbul e il Museo dell’Innocenza di Pamuk sbarca sul grande schermo – il 7 e l’8 giugno.

La storia del museo di Istanbul nato dall’immaginazione del Premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk: l’unico luogo al mondo che ha preso vita da un romanzo.

>> Lasciatevi guidare per le vie della città e lasciatevi ammaliare da una storia di collezionismo misteriosa e intensa che racconta come un luogo reale possa nascere, in occasioni particolari come questa, dalla forza dell’immaginazione e della scrittura.

In genere i musei più belli del mondo sono quelli cui si ispirano i registi e i romanzieri per le loro opere: basti citare Belfagor – Il fantasma del Louvre o la Mary Beton descritta da Virginia Woolf. In questo caso però, è accaduto il contrario.

Istanbul e il museo dell’innocenza di Pamuk, che è stato presentato alle Giornate degli Autori della 72/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ci conduce attraverso i sentieri di un’ossessione amorosa, quella di Kemal per la giovane Füsun.

Per placare il suo desiderio verso la ragazza che non può avere, Kemal inizia a raccogliere ogni oggetto che gliela ricordi, a cominciare ovviamente dall’orecchino che lei perse la prima volta che fecero l’amore insieme, che lui stesso definì “il momento più felice della mia vita”. Così, proprio per riconquistare quell’attimo perduto nel tempo, Kemal assembla oggetto dopo oggetto, una collezione che agli occhi del mondo, non può che apparire come una follia.

Giunto al termine della vita, Kemal chiede all’amico scrittore Orhan Pamuk di costruire un museo che raccolga queste memorie: il Museo dell’innocenza.
Da quel libro è nato qualcosa di più: il progetto di un museo reale a Istanbul – un museo nato dalla forza dell’immaginazione –  ormai visitatissimo dai viaggiatori.

È per raccontare questo museo e questa storia d’amore, che arriva al cinema Istanbul e il museo dell’innocenza di Pamuk. Quando l’immaginazione diventa realtà, diretto da Grant Gee.

>> Spiega il regista Grant Gee: “Ero consapevole che Orhan aveva immaginato un luogo chiamato Il museo dell’innocenza e nel 2008 aveva pubblicato un grande romanzo con lo stesso titolo. Quello che invece non sapevo era che, due mesi dopo la mia prima visita a Istanbul nel 2012, Orhan avrebbe aperto le porte del vero Museo dell’innocenza. Un museo reale di oggetti reali – i resti e i tesori di un amore tragico che risale a 30 anni prima… Un museo reale che è una finzione”.


Istanbul e il museo dell'innocenza di PamukE ancora Franco di Sarro, amministratore delegato di Nexo Digital“Questo è un film strabiliante e penso che la stagione della Grande Arte al Cinema non potesse concludersi in modo più sorprendente: intrecciando cinema, letteratura e arti visive. In questi mesi abbiamo portato sul grande schermo le storie dei pittori più amati, da Leonardo da Vinci a Goya, da Monet a Renoir, e alcuni dei musei più importanti del mondo. Siamo stati nella Firenze rinascimentale e abbiamo scoperto gli Uffizi, ci siamo immersi in quel Tempio di meraviglie che è il Teatro alla Scala di Milano, abbiamo riscoperto le magnifiche collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo ed esplorato i tesori delle Basiliche Papali di Roma. Ora, con Istanbul e il museo dell’innocenza di Pamuk, ci spingiamo ancora oltre e ci interroghiamo sull’arte del collezionismo e sulla cultura turca raccontata dal Premio Nobel che ha dato vita al primo romanzo nella storia della letteratura… che è anche un museo vero e proprio”. 

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