La biblioteca di Giancarlo Beltrame in asta a Londra il 13 luglio da Christie’s
L’Ingegner Giancarlo Beltrame fu una personalità fuori dal comune. Straordinario imprenditore di caratura internazionale, uomo di cultura umanistica e scientifica eccezionale dai poliedrici interessi, è stato uno degli artefici della rinascita industriale di Vicenza del Dopoguerra. Capitano d’impresa, assunto il comando dell’azienda fondata dal nonno Antonio nel 1896 e proseguita dal papà Angelo, la proiettò a diventare gruppo di riferimento nel mercato mondiale dell’acciaio.
Beltrame era una figura complessa che univa in sè l’ uomo di vasta e raffinata cultura con l’imprenditore illuminato. Collezionava strumenti scientifici, libri antichi, lettere autografe e stampe. La sua biblioteca scientifica di libri antichi, nota a livello internazionale, comprende i testi più importanti di astronomia – la sua divorante passione – geografia, matematica, tecnologia, medicina, senza disdegnare i libri di filosofia, esoterica e i grandi umanisti. Per anni si dedicò alla loro ricerca su tutti i mercati del mondo, frequentando aste internazionali e mercanti di ogni dove, con il conforto di eminenti amici studiosi con cui condivideva le sue passioni bibliofile.
Aveva un interesse particolare per il “tempo”, ricondotto all’eterno dilemma di Eros e Thanatos, Amore e Morte, testimoniato dai libri sull’argomento e dagli infiniti “memento mori” delle sue collezioni.
Giancarlo Beltrame soleva dire “la mia anima è eterna come il ferro”, ancorando la certezza dell’immortalità dell’anima, rispetto al tempo che tutto corrompe, a ciò che meglio sapeva manipolare, l’acciaio. Per dare seguito a queste passioni aveva fondato il Centro internazionale di Storia dello Spazio e del Tempo a Brugine, nel Padovano. Nel 2009, in occasione dell’anno internazionale dell’astronomia, aveva contribuito con libri, astrolabi e cannocchiali alla mostra Della celeste fisonomia: mito fede e scienza organizzata dalla Biblioteca Bertoliana di Vicenza.
Ma l’Ing. Beltrame era anche un uomo di profonda umanità e sorprendente ironia, testimoniata dalla passione per la danza, il gioco, curioso amante di tutte le religioni, stupito dai bambini come dagli artisti che non portavano l’orologio perchè gli unici a non avere una nozione dell’ossessione del tempo, capace di rapporti umani profondi con i suoi dipendenti e di una attenzione alla sua città, Vicenza, sempre pronto a sostenerne ogni iniziativa benefica o culturale che fosse.
Per dare seguito a questo amore, nel 2015, i figli dell’Ing. Giancarlo Beltrame, Antonio, Patrizia e Angiola Beltrame, hanno donato alla prestigiosa Biblioteca Bertoliana di Vicenza tutti i libri provenienti dalla collezione paterna stampati in Italia e non presenti nelle biblioteche pubbliche italiane, così come i manoscritti più importanti, tra cui una bibbia duecentesca redatta a Parigi dal vicentino Cambius di cui reca la sottoscrizione, peculiarità molto rara per il tempo.
La donazione rappresenta un importante complemento alle raccolte bibliografiche italiane e venete, in particolare per i molti pezzi unici pressoché sconosciuti agli studi. Si tratta quindi di un dono di grande valore culturale che acquisirà ulteriore rilievo attraverso la pubblica fruizione.