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Museo di Capodimonte: riapre la sezione contemporanea

A.Warhol, Vesuvius, 1985, Museo di Capodimonte, Napoli A.Warhol, Vesuvius, 1985, Museo di Capodimonte, Napoli

Il 14 luglio, grazie alla volontà del direttore  del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger, è stata riaperta la sezione contemporanea che sarà visitabile dalle 8:30 alle 19:30.

A.Warhol, Vesuvius, 1985, Museo di Capodimonte, Napoli
A.Warhol, Vesuvius, 1985, Museo di Capodimonte, Napoli

Capodimonte è l’unico museo di arte antica in Italia, che vanta una sezione di contemporaneo. La collezione si è costituita attraverso l’attività espositiva di artisti di fama internazionale che si sono confrontati, tranne in rare eccezioni, con gli spazi e le opere di Capodimonte.

M.Paladino, Vasca, 1984 ; M.Merz, Onda d’urto, 1987, Museo di Capodimonte, Napoli
M.Paladino, Vasca, 1984 ; M.Merz, Onda d’urto, 1987, Museo di Capodimonte, Napoli.

 

La formazione della raccolta è nata con il dialogo costante e fruttuoso degli artisti che, lasciandosi suggestionare dal luogo e dalla città di Napoli, hanno realizzato lavori legati concettualmente al sito in cui erano esposti. Da Alberto Burri a Mario Merz; da Daniel Buren a Carlo Alfano; da Sol LeWitt a Joseph Kosuth a Andy Warhol. E ancora Pistoletto, Fabro, Kounellis, tanto per citarne alcuni. Tutto ciò è stato possibile anche grazie al coinvolgimento di collezionisti e galleristi nonché amanti e promotori dell’arte come Lucio Amelio. Per l’occasione arriverà, in prestito temporaneo al Museo, un’opera degli anni ’60 di Cy Twombly che andrà ad arricchire la collezione permanente.

A.Burri, Grande Cretto Nero, maiolica, smalto, 1978, Museo di Capodimonte, Napoli.
A.Burri, Grande Cretto Nero, maiolica, smalto, 1978, Museo di Capodimonte, Napoli.

“Con questa operazione – ha dichiarato il direttore Bellenger – il Museo prosegue nella sua opera che mette al centro della sua politica il pubblico e la didattica. Ritengo la sezione del contemporaneo una parte strutturale e fondamentale del museo, in dialogo con le altre opere presenti e il parco”.

Informazioni utili:

www.museocapodimonte.beniculturali.it

 

 

 

 

 

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