Per l’edizione 2016 di DimoreDesign tutte le domeniche dal 4 al 25 settembre, cinque dimore storiche di Bergamo apriranno le loro porte al pubblico e all’estro di cinque celebri designer che le trasformeranno nella cornice delle loro visioni. Protagonisti della sesta edizione di DimoreDesign sono gli artisti Alessandra Baldereschi, Atelier Biagetti, Clino Trini Castelli, Alessandro Guerriero e Viabizzuno. Ciascuno di loro reinterpreterà, con il proprio stile e la propria creatività, gli interni e gli esterni dei palazzi storici, i ricchi saloni e le scenografiche stanze con allestimenti di intenso impatto scenico.
Casa dell’arciprete, Palazzo Agliardi, Palazzo Moroni, Palazzo Terzi e Villa Grismondi Finardi sono le cinque abitazioni nobiliari che conservano opere d’arte come i decori del Tiepolo e dipinti di celebri artisti come Moroni, Luini e Baschenis. Per l’occasione diventano carta bianca sulla quale imprimere le visioni artistiche di designer di fama internazionale. Tra tradizione e contaminazione le dimore si aprono al design, mettendo in dialogo i capolavori dei secoli passati con il minimalismo del design contemporaneo.
Nelle serate di mercoledì tornano i momenti di incontro durante i quali con la collaborazione di Giacinto di Pietrantonio, Direttore GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo – gli artisti si confronteranno con il pubblico, raccontando le rispettive creazioni, ispirazioni ed esperienze.
Tra le novità dell’edizione 2016, l’apertura di una nuova dimora, Casa dell’arciprete, gioiello di architettura civile rinascimentale nel cuore di Città Alta al cui interno sono esposti quadri di Moroni, sculture di Fantoni e disegni di Manzù. Casa dell’arciprete, che ospita una delle sedi dell’Università degli Studi di Bergamo, aprirà per l’occasione le sue porte al pubblico, divenendo parte del circuito DimoreDesign.
Casa dell’arcipretevia Donizetti, 3
Un gioiello di architettura civile rinascimentale. La palazzina al n.3 di via Donizetti è chiamata così perché nel 1840 fu lasciata in eredità agli arcipreti del Duomo. La storia narra che nel 1520 l’architetto bergamasco Pietro Isabello diede vita a questa dimora a tre piani dominata dalla proporzione e dall’armonia. La nuova residenza del circuito di DimoreDesign ospita quadri di Moroni, sculture di Fantoni, disegni di Manzù e opere di Bonomini.Palazzo Agliardi via Pignolo, 86 Palazzo Agliardi, già Martinengo Colleoni, sorge nel cuore del borgo di Pignolo. Dell’antico edificio cinquecentesco restano oggi poche tracce, in quanto l’acquisto nel 1741 da parte dei nobili Mosconi portò, su progetto di Giovan Battista Caniana, ad una completa ricostruzione. Proprietà dei Conti Agliardi dal 1845, si presenta con un ampio cortile la cui loggia del primo piano, sovrasta un porticato a colonne binate e ad archi a tutto sesto. All’interno,
fiancheggiato da quattro sale decorate da affreschi settecenteschi, l’ampio salone centrale dà accesso ad un suggestivo giardino pensile.Palazzo Moroni via Porta Dipinta, 12
In via Porta Dipinta, sotto la Rocca Civica, Palazzo Moroni, costituisce una delle più autentiche espressioni dell’arte barocca a Bergamo. Edificato nel Seicento per volontà di Francesco Moroni, custodisce quattro secoli di pittura lombarda, con capolavori di Giovan Battista Moroni, Bernardino Luini, Giuseppe Roncelli, Cesare Tallone, solo per citarne alcuni. Inatteso e splendido l’immenso giardino, con la torre di origine medioevale e l’impagabile vista sulle vallate sottostanti.Palazzo Terzi piazza Terzi, 2
Situato nell’omonima piazzetta, Palazzo Terzi sorge sullo sperone occidentale del colle di Bergamo Alta da cui domina la pianura. Di origine cinquecentesca, venne rinnovato dall’architetto Filippo Alessandri, che nel Settecento ne ridisegnò la facciata e le aree attigue. Numerosi gli spazi e le opere meritevoli di attenzione: dal salone di ricevimento, con il monumentale camino e gli scenografici affreschi seicenteschi, agli ambienti circostanti come la sala da pranzo, il salottino degli specchi, la sala rossa e quella del soprarizzo, fino al suggestivo cortile del belvedere. Nel 2012 un’ampia ristrutturazione ha ridonato a Palazzo Terzi tutto il fascino e lo splendore originari.Villa Grismondi Finardi via Volturno, 23
Situata in prossimità del centro di Bergamo, ma nata come casa di campagna, Villa Grismondi Finardi evidenzia ancor oggi la funzione agricola originaria e quella già settecentesca di casa di villeggiatura. L’architetto Giacomo Bianconi, autore del restauro effettuato tra il 1855 e il 1858, lasciò un esterno sobrio ed essenziale, in netto contrasto con lo sfarzo della decorazione interna. L’ampio e meraviglioso parco che si estende attorno all’edificio è caratterizzato da un impianto ottocentesco all’inglese.
Le Dimore e gli allestimenti
♦ Casa dell’arciprete
Viabizzuno “Viabizzunodigrandebellezza”
la luce per la forma
la forma per la luce
materiali preziosi ricchi di dettagli
nati da ricerca e innovazione
fedeli all’antico sapere italiano
dalla manualità artigiana si fanno tecnologia avanzata
raffinati particolari infiniti nascosti
riflettono la luce accompagnandoci
nei nostri piaceri più intimi
oggetti unici che riempiono gli occhi
di grande bellezza
♦ Palazzo Agliardi
Alessandra Baldereschi “Wunderkammer”
Wunderkammer, in italiano “Camera delle meraviglie”, è un’espressione in lingua tedesca usata per indicare particolari ambienti in cui, dal XVI secolo al XVIII secolo, i collezionisti erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari. Una dimora storica che contiene arredi antichi e dipinti preziosi in cui si inseriscono alcuni elementi contemporanei: un dialogo armonico tra passato e presente che accresce l’incanto del luogo.
♦ Palazzo Moroni
Alessandro Guerriero “Elogio alla fragilità”
“Fragile” è termine derivato dal latino, “frangere”, cioè “rompere, spezzare, fracassare”. Fragile, quindi, come qualcosa che è soggetto a facili rotture. Ma Cicerone ci insegna che “frangere” può significare anche “commuovere, intenerire, far mutar pensiero”. Assunta in questa prospettiva, la fragilità diventa la porta per l’universo di emozioni che diventano guida del pensiero e dell’azione. Come accade, ad esempio, di fronte alle immagini di persone fragili che pagano con la vita il desiderio di vita; come accade di fronte al numero infinito di migranti scomparsi nei mari e ributtati sulle spiagge dal frangersi delle onde. Se accogliamo la fragilità, le nostre certezze si frangono. In un mondo diviso tra maschile e femminile, la coscienza della fragilità come valore positivo appartiene soprattutto alla donna. A partire dalla sua storia. Come dice Salvatore Natoli, nelle società arcaiche il ruolo dell’uomo era quello di uccidere, mentre il ruolo femminile era quello di generare e di amministrare la vita. Da questo punto di vista, la cultura maschile è contrassegnata dall’amministrazione della morte, guidata dal pensare alla fragilità come cosa temuta, mentre la cultura femminile è contrassegnata dall’amministrazione della vita, guidata dal pensare alla fragilità come cosa di cui prendersi cura. Far nascere, prendersi cura del cucciolo che da lei – nudo e indifeso – prende vita. Accudire.
♦ Palazzo Terzi
Atelier Biagetti “Incontri”
Lo splendore di Palazzo Terzi è il set dove ambientare un film che intreccia epoche diverse e personaggi inaspettati. Qui ogni oggetto è già un racconto, ogni dettaglio ogni pittura ogni stoffa è frutto di dettagli e stratificazioni che fanno pensare a tutto quello che è successo in quelle sale, alle persone che le hanno abitate a tutti gli incontri, i desideri, le attese, le paure, i segreti. I veri attori di questo teatro sono questi oggetti che come testimoni creano connessioni e ci lasciano immaginare storie di cui percepiamo le tracce e che chiunque può arricchire e trasformare con la propria immaginazione in altre storie che un po’ ci appartengono. “Incontri” aggiunge un ulteriore livello di lettura a quelli già presenti, non per arricchire ciò che è già denso di segni, decori e riferimenti ma per depistare in qualche modo la percezione, per trovare un’ulteriore chiave di lettura in grado di favorire un corto circuito tra la storia e il contemporaneo, tra lo spazio fisico e quello onirico dove tutto è possibile.
♦ Villa Grismondi Finardi
Clino Trini Castelli “Stanze d’ombra”
Clino Castelli ritorna con un tema ambientale per lui ricorrente già da quando, negli anni ’70, scopriva nella cultura della penombra un’alternativa qualitativa alle intensità luminose dei linguaggi plastici della modernità.
I designer si raccontano con Giacinto Di Pietrantonio
-Mercoledì 7 settembre, ore 21.00
Palazzo Agliardi
Alessandra Baldereschi-Mercoledì 14 settembre, ore 21.00
Villa Grismondi Finardi
Clino Trini Castelli-Mercoledì 21 settembre, ore 21.00
Viabizzuno e Giovanni Cutolo-Mercoledì 28 settembre, ore 21.00
Palazzo Moroni
Alessandro Guerriero-Mercoledì 5 ottobre, ore 21.00
Palazzo Terzi
Atelier Biagetti(Ingresso gratuito fino a esaurimento posti Prenotazioni esclusivamente online dimoredesign.it)
DimoreDesign 2016
Tour Dimore Storiche di Bergamo
Tutte le domeniche
dal 4 al 25 settembre 2016
Incontri con il design e l’arte
I designer si raccontano tutti i mercoledì sera
dal 7 settembre al 5 ottobre 2016
Aperte al pubblico tutte le domeniche dal 4 al 25 settembre
Orari: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
Visite guidate senza prenotazione
Biglietti acquistabili presso gli ingressi delle singole dimore
o sul sito dimoredesign.it
DimoreDesign 2016
Tariffe*
Biglietto per visite guidate alle singole Dimore:
Adulti €8,00 / Ridotto (ragazzi 6-14 anni) €5,00
Biglietto per visite guidate a due Dimore a scelta:
Adulti €14,00 / Ridotto (ragazzi 6-14 anni) €8,00
Biglietto per visite guidate a tre Dimore a scelta:
Adulti €21,00 / Ridotto (ragazzi 6-14 anni) €12,00
*Ingresso gratuito per Casa dell’arciprete
dimoredesign.it
Spero di riuscire a partecipare alla prossima edizione, sarebbe davvero fantastico ammirare quei capolavori dal vivo 🙂