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Social Control. Quando digitale ha un significato concreto

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Raccogliere le impronte digitali di centinaia di persone per realizzare opere d’arte. Benito Ligotti lo fa dal 2013, quando ha preso avvio il suo progetto artistico SOCIAL CONTROL dedicato al tema della condivisione delle informazioni personali legata soprattutto all’utilizzo delle nuove tecnologie. Il progetto, che negli scorsi anni ha fatto tappa in vari luoghi di Milano, tra cui l’Università degli studi di Milano – Bicocca (2015), è ora approdato con una nuova installazione in un luogo certamente poco convenzionale per una mostra: al Centro Sarca di Sesto San Giovanni, dove rimarrà allestito fino al 15 ottobre 2016. Abbiamo rivolto qualche domanda all’artista.

In cosa consiste la tua installazione al Centro Sarca? In che senso e’ un progetto site-specific?

L’installazione propone una selezione di miei lavori del progetto SOCIAL CONTROL con una protagonista incontrastata: la Tavola condivisa n. 1. L’esposizione è stata studiata in modo da dare maggiore visibilità alle opere, ma al tempo stesso per riuscire a comunicare la sua natura di progetto in divenire. Un centro commerciale può essere definito un micro mondo, e al suo interno si possono fare tantissime cose diverse… perchè non diventare un’opera d’arte lasciando la propria impronta?

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Quale ritieni sia l’elemento più destabilizzante del progetto? Quale l’aspetto più inserito nel suo tempo?

Parto dalla seconda parte della domanda. Il controllo sociale esiste da sempre, ma la tecnologia ha cambiato le carte in tavola, spesso può essere un’arma a doppio taglio. Nessuno ha davvero il controllo del potenziale della tecnologia che usiamo… ci sentiamo coinvolti in attività immateriali continuamente. SOCIAL CONTROL dà la possibilità di condividere un pensiero semplice, ma profondamente serio e lo fa attraverso un gesto reale: donare la propria impronta digitale. Vedo nel volto dei donatori una soddisfazione molto naturale e reale.. siamo ancora molto “analogici,” abbiamo bisogno di giocare rotolando sui prati, come i bambini. Forse quel gesto ci sembra un gioco: la parola digitale non ha più quel significato evanescente, diventa concreto. Vedo i donatori divertiti ed anche un po’ emozionati.

Per quanto riguarda l’elemento destabilizzante: durante il confronto con i donatori, da quando chiedo l’impronta a quando partecipano al progetto si passa dall’imbarazzo all’emozione.

Un centro commerciale è un luogo non convenzionale per un’esposizione di arte contemporanea. In questo contesto un po’ dispersivo in che modo SOCIAL CONTROL coinvolge le persone?

Le coinvolge interrompendo la frenesia che li distoglie dallo loro vita. Spezza la routine e offre loro una piccola isola, una pausa di reale confronto e divertimento artisticamente tradotto.

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Nel progetto SOCIAL CONTROL prevale di più l’aspetto materiale o quello immateriale?

Prevale l’aspetto materiale di tutti coloro che partecipano e di tutto ciò che ogni volta imparo durante i confronti con i donatori. Bambini, adulti, adolescenti, anziani…

E’ vero che avete coinvolto anche l’università e le scuole del territorio? In che modo?

Innanzitutto l’iniziativa ha il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca e del Comune di Sesto san Giovanni. In particolare, attraverso il coinvolgimento di università e scuole, penso che il progetto possa avere un risvolto didattico per ciò che comunica tra le righe: uguaglianza, partecipazione, confronto, unità.

Come evolverà il progetto SOCIAL CONTROL? La tua prossima mostra?

Continuerà con la raccolta di impronte, anche nei luoghi in cui l’arte sempra distante: ad esempio, in ospedali e carceri. Voglio coinvolgere tutti nel progetto, e voglio portare avanti il mio messagio artistico. A novembre la Tavola condivisa n. 1 sarà esposta a Paratissima 2016, a Torino, all’interno di un progetto espositivo dal titolo Under control, a cura di Sabrina Losenno e Roberta Reginella: http://paratissima.it/x/under-control/

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VIDEO SOCIAL CONTROL

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Informazioni utili

Benito Ligotti, SOCIAL CONTROL

mostra e catalogo a cura di Margherita Zanoletti

documentazione fotografica e video di Raffaele Tamburri

10 settembre – 15 ottobre 2016

Centro Sarca, Via Milanese, Sesto San Giovanni (MI) MM Bignami

ingresso gratuito

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