STORIE DI DONNE
dalle collezioni della Provincia di Napoli e della Pinacoteca Provinciale di Bari
4 dicembre 2010 – 29 maggio 2011, Pinacoteca Corrado Gianquinto – Bari
La semplice struttura a pannelli color verde dell’allestimento accompagna il visitatore tra le sale espositive. Nove le sezioni in mostra: Tra letteratura e storiografia, Tradizioni popolari e fede, Gli affetti, Amore ed Eros: Oriente ed Occidente, Il lavoro, La lettura, Nuovi interni borghesi, Vanità, La solitudine del novecento: Inquietudini dell’età moderna. Cioè: ruoli e modelli della donna, fondamentale protagonista “invisibile” della vita di tutti i giorni nella storia come nell’arte. Tutto ruota attorno così alla figura della donna, che sia moglie, madre, sorella, figlia, educatrice, pur sempre perno centrale della storia della famiglia italiana a cavallo tra i due Otto e Novecento. Sono storie di silenzi e dignità, dal verismo storico alle suggestioni letterarie in età tardo romantica, fino all’indagine introspettiva della donna moderna novecentesca attraverso l’opera artistica.
Vertice indiscusso del periodo verista napoletano otto-novecentesco e protagonista indiscusso della mostra è Vincenzo Irolli. In mostra presente con 3 opere sublimi: “La preghiera“, dove una giovane è colta nella solitudine del proprio dolore nel momento di raccoglimento interiore, “La lettura” con una bimba non ancora donna alta ed elegante nel suo abito alla moda in tutta l’aggraziata silhouette verticale e “Bambola in castigo” con una fanciulla posta di profilo, curva verso la bambola con la quale si diletta ad interpretare il ruolo della mamma che punisce la propria figlioletta.
Obiettivo della mostra è restituire l’adeguata dignità alla figura della donna e valorizzarne le preziose virtù, le quali come scriveva Francesco Ferrucci “ci sono più preziose che non l’eroico valore di un milite“.
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