Storie di un vento e di una bambina. Il titolo di una fotografia può condensare l’intera poetica di chi l’ha scattata. Emblematico il caso di Toni Nicolini (1935-2012) e della sua silenziosa “Poesia del reale”. L’impegno del racconto sociale tradotto e stemperato nella narrazione poetica. Una profonda sensibilità che ha segnato tutta la parabola artistica e biografica del fotografo milanese. Forma Meravigli prova a racchiudere in una mostra gli attimi di poesia quotidiana immortalati in cinquant’anni di lavoro -dal 1963 agli anni 2000- nella luminosa sede aperta due primavere fa in centro a Milano. Una vita consacrata alla fotografia alla quale la Fondazione dedica (finalmente) la prima grande esposizione mai realizzata fino ad ora.
Uomo del Nord, amava il Sud. Sensibile osservatore, tra i principali interpreti della realtà italiana nel suo complesso. Toni Nicolini marciava con Danilo Dolci per l’acqua e contro le mafie, raccontando un’inedita Sicilia senza sole. Accompagnava l’amico pittore Ernesto Treccani raccontando l’epopea dell’immigrazione.
Nicolini realizza un’opera volta a testimoniare con sguardo partecipe la società che lo circonda, in ogni su sfaccettatura, in ogni suo mutamento. Rappresentare la realtà senza alcuna forma di denuncia, ma cogliendo ogni aspetto della società per realizzare la sua narrazione fotografica. Sempre coerenti l’una con l’altra, le sue fotografie non hanno alcun fine di critica o giudizio. Esprimono la voglia del fotografo e dell’uomo di interpretare la sua Milano e l’Europa. Ormai fotografo di professione, inizia un percorso lavorativo affiancandosi al Touring Club Italiano, che gli permetterà di viaggiare per l’Italia e il resto d’Europa e di realizzare il suo lavoro. Nicolini, infatti, dopo gli studi classici a partire dal 1963 si dedica alla fotografia. Una fotografia che non si spinge mai oltre al voler ritrarre. Una fotografia che non può fare altro che invitare all’osservazione. Ritrae paesaggi, le prime sfilate a Milano, le manifestazioni operaie. Ritrae la vita, la bellezza, l’allegria e la spensieratezza della gioventù, della vita e dei balli a cui è partecipe. I suoi scatti esprimono la sua essenza. Le sue immagini mostrano nell’insieme la sua visione e il mondo in cui egli è sia osservatore sia partecipe. Partecipe della realtà, del reale, con gioia, allegria e ironia. Permette a chi osserva di guardare la realtà attraverso gli occhi del fotografo.
La sua è una fotografia silenziosa che testimonia e interpreta mondanità e vivacità, come testimonia la curatrice Giovanna Calvenzi nel libro Poesia del Reale, dedicato al lavoro di Nicolini. Non avrebbe potuto avere alcun titolo, se non questo, il libro che deve rappresentarlo, edito da Contrasto e curato da Cesare Colombo, Walter Liva e dalla stessa Giovanna Calvenzi. Un titolo che rappresenta appieno la figura di Nicolini e tutta la sua opera. E’ infatti attraverso un lente poetica che bisogna filtrare e osservare tutto il suo lavoro. La sua è poesia. Una poesia fotografica. Un racconto che riporta la realtà e la rappresenta.
Informazioni utili
Poesia del reale. Fotografie di Toni Nicolini
Dal 15 settembre al 23 ottobre 2016
Mercoledì, venerdì, sabato e domenica 11.00 – 20.00
Giovedì 12.00 – 23.00
Lunedì, martedì chiuso
Ingresso intero: 8 euro
Ridotto: 6 euro
#PoesiaDelReale
Catalogo Contrasto