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Origines. Made in Mel al Palazzo delle Contesse di Mel

Origines. Made in Mel Origines. Made in Mel
Origines. Made in Mel

Il seicentesco Palazzo delle Contesse di Mel (Belluno) apre le porte alla mostra Origines. Made in Mel. Curata da Paola Brunello, l’esposizione (24 dicembre 2016-12 marzo 2017) presenta un percorso storico-artistico che parte dalle antiche popolazioni venete per arrivare sino all’artista contemporaneo Enrico T. De Paris (Mel, 1960; vive e lavora Torino) attraverso reperti archeologici, documenti, fotografie, dipinti e installazioni.

Il titolo della mostra (Origines – Made in Mel. Dai Veneti Antichi a Enrico T. De Paris) esprime il dinamismo di un percorso, dall’antico al futuro, a partire dalle lingue utilizzate: il latino, passato ma base della nostra civiltà e del nostro idioma e l’inglese, presente, futuro e globale. Mel contiene entrambi gli elementi con la sua storia che viaggia dai Veneti Antichi, passato ma di assoluta attualità con il nuovo museo che parte proprio dall’antico utilizzando le tecnologie moderne, fino a Enrico T. De Paris, artista internazionale partito proprio da Mel, che fa della multimedialità e della tecnologia il veicolo della propria creatività. In mezzo, in un cerchio, più che in una linea, tutti gli zumellesi che nei secoli, con le loro opere, hanno creato l’orgoglio di appartenere a questo paese incastonato nella valle del Piave e colmo di storia anche nei suoi edifici.

Gli obiettivi: Origines – Made in Mel vuole essere un palcoscenico aperto nel tempo, i cui protagonisti possono essere scomparsi da anni, secoli o millenni o assolutamente attuali e futuri, ma con un unico fine, a volte palese, altre nascosto, altre ancora scoperto dallo spettatore: valorizzare un paese attraverso i propri manufatti, i propri quadri, le proprie opere, a volte inedite, che proprio in questa mostra stupiranno il visitatore che scopre Mel per la prima volta e riempiranno di orgoglio il cittadino zumellese. Orgoglio, ma non autocelebrazione. Mostrare, ma non esibire. “Si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima” (G.B. Shaw). Questa mostra non vuole pertanto essere uno specchio, ma un percorso interiore da cui uscire più ricchi, nutriti da quanto il passato, anche recente, ci ha dato, attraverso la personalità, l’arte, la creatività, il genio dei cittadini zumellesi nel tempo. Ma con uno sguardo fiducioso al futuro, certi che quanto si respira e si è sempre respirato in questo paese non potrà non ispirare e guidare le future generazioni.

TUTTE LE INFORMAZIONI: http://www.comune.mel.bl.it/web/mel

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