Nel pieno della Franciacorta, tra borghi e castelli medioevali, misteriosa abbazie, ville signorili e innumerevoli cantine, sorge sulla collina Bellavista il relais di charme L’Albereta di proprietà della famiglia Moretti, a cui fanno capo undici aziende che operano nel settore delle costruzioni, con la Moretti Industria delle Costruzioni; in quello vitivinicolo, con le cantine Bellavista e Contadi Castaldi in Franciacorta, Petra e Tenuta La Badiola in Toscana; in ambito nautico, con il cantiere Maxi Dolphin; e nel settore dell’ospitalità con i resort L’Albereta in terra franciacortina e L’Andana nella Maremma Toscana.
Vittorio Moretti, grande imprenditore quanto amante del mondo dell’arte e mecenate moderno, ha voluto creare un vero e proprio museo a cielo aperto nel parco del Relais 5 stelle lusso su cui poggia l’accogliente Albereta e che oggi porta avanti la figlia Carmen: «Viaggiando con i miei genitori, rimanevo incantata da quelle dimore di charme dove ogni dettaglio mi faceva sentire accolta con lo stesso calore e con la stessa attenzione speciale che avrei trovato a casa di amici: dal décor al servizio, dal paesaggio alla cucina. Devo dire che in questo modo ho curato il senso del gusto, lo stesso che mi fece contattare il Maestro Gualtiero Marchesi, partendo insieme per l’avventura che iniziò il 23 settembre del 1993».
Tanto curato l’interno della dimora, l’abitazione che era appartenuta all’avvocato Giovanni Cavalleri alla fine dell’Ottocento aveva un’altra donna dedita alle arti: Donna Anna, che qui si dedicava alla musica e aveva progettato una vera e propria Sala della Musica con due pianoforti, un organo a canne, un flauto traverso, mandolini e fisarmoniche. All’Albereta soggiornarono molti artisti: tra cui il famoso pianista Arturo Benedetti Michelangeli e il pittore Gerolamo Calca che ha lasciato importanti tracce di sé con i suoi affreschi.
Comunione di intenti, oltre che di spazi, è nato il Parco delle Sculture di Franciacorta, dove vivono in un intrigante dialogo con la natura 13 sculture di arte contemporanea che si snodano per ben 61.00 ettari di parco, da L’Albereta fino alle vicine cantine Bellavista e Contadi Castaldi. Frutto del Premio Scultura Terzo Millennio indetto dal Gruppo Terra Moretti per selezionare giovani talenti, il parco è costellato dalle opere che avessero rappresentato l’apertura al nuovo Millennio. Giuria di tutto livello per esaminare i bozzetti delle opere che sono state poi realizzate nel giardino: l’architetto Mario Botta, il professor Luciano Caramel, l’architetto Giuseppe Chigiotti, Sandra Deighton, Gino di Maggio, Enzo Di Martino, Fiorenza Mursia, Padre Costantino Ruggeri, Angela Vettese, Vittorio Moretti.
Sono dieci i vincitori che hanno ricevuto un premio di circa 53.000 euro che hanno disegnato il “paesaggio scolpito” che si intravede se si passeggia nel parco dell’Albereta. Al primo posto della competizione “Fiore di pietra” del leccese Salvatore Sava, al secondo la giapponese Maki Nakamura con “My Inside” e, al terzo posto, “La casa orizzontale” del veneto Giorgio Spiller.
Senza dimenticare altrettante opere di altissimo livello: “Porte del Pensiero” del veneto Simon Benetton, “Piccolo Mausoleo all’uomo” dell’abruzzese Mario Costantini, “ChromOculus” dell’americano Ray King, “Dodici Angeli” della polacca Dorata Koziara, “Eco” del parmense Giancarlo Marchese; “Memore-illusion” del francese Nissim Merkado, “Mater Amabilis” del bresciano Giuseppe Rivadossi. Alle sculture che hanno vinto il Premio Scultura Terzo Millennio, si sono affiancate anche le opere “Afrodite” e “Polifonia” di Ilmi Kasemi e “La Bagnante” di Giuseppe Bergomi.