Arte, scienza tecnica e immaginazione. C’è tutta l’interdisciplinarità e il genio di Leonardo da Vinci in quello che viene chiamato il Codice sul Volo degli uccelli scritto nel 1503. Il prezioso manoscritto originale, custodito nella Biblioteca Reale di Torino dal 1893, è al centro della mostra ospitata ai Musei Capitolini dal 21 gennaio al 17 aprile 2017. Protagonista di importanti mostre a Washington, New York e Città del Messico, il prezioso Codice viene esposto per la prima volta a Roma in un clima box che ne mantiene il giusto grado di umidità relativa. Tuttavia, i visitatori potranno interagire con esso grazie alle apparecchiature multimediali touchscreen che permetteranno di “ navigarlo” in alta risoluzione , “sfogliarlo”virtualmente e ovviamente leggerlo grazie all’ausilio della trascrizione in italiano e inglese.
Negli appunti scritti da Leonardo nelle 18 carte (più 2 copertine) del Codice, tutte le osservazioni, le sperimentazioni e le intuizioni del genio toscano che pongono le basi per la successiva realizzazione del volo umano. Un’importanza confermata dalle prime edizioni anastatiche del XIX secolo, anch’esse esposte alla mostra, che dimostrano l’importanza di questo testo in tutti i successivi sviluppi concreti nel pieno della rivoluzione industriale. “Una sorta di bibbia che ha ispirato, e continua ancora oggi a farlo, innumerevoli ricercatori, inventori e scienziati” come ha sottolineato l’ideatore della mostra, Pietro Folena, presidente dell’Associazione MetaMorfosi.
Il prezioso manoscritto, oltre alle osservazioni sul volo degli uccelli, contiene anche studi e riflessioni su altre discipline, figure geometriche, disegni meccanici e architettonici. Compaiono inoltre sotto i testi, sette disegni in sanguigna con soggetti umani e vegetali. In particolare alla carta 10V si intravede un autoritratto leonardesco che, come ha dimostrato il giornalista Piero Angela, coadiuvato dalle tecnologie del Ris di Parma, somiglia notevolmente al più celebre Autoritratto conosciuto in tutto il mondo. I disegni potranno anche essere ammirati, ingranditi, attraverso le animazioni 3D – sviluppate dall’Istituto TeCIP della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa – che permettono una percezione “immersiva “dei prototipi realizzati da Leonardo.
Durante il percorso espositivo sarà anche possibile, attraverso gli speciali occhialini , assistere alla proiezione del suggestivo documentario In 3D “Alla conquista dei cieli “ di David Attenborough, curato da Sky 3D.
Non poteva mancare alla mostra un apposito spazio espositivo dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana). Il motivo lo ha spiegato, durante la conferenza stampa, in collegamento da Washington , l’astronauta dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) Roberto Vittori “Il lavoro di Leonardo è un intreccio di scienza arte e immaginazione, tre ingredienti che guidano anche l’avventura spaziale, una prosecuzione del suo lavoro. Non a caso una copia digitale è su Marte, a bordo del rover Curiosity” . Ed è proprio nel senso di questa continuità che la postazione dell’Asi chiude la mostra esponendo non solo una vera e propria tuta spaziale ma anche alcuni modelli tra i quali quello di ExoMars che raggiungerà Marte nel 2020.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, è curata da Giovanni Saccani e Claudio Giorgione. Organizzazione: Associazione MetaMorfosi con Zètema Progetto Cultura.
INFORMAZIONI UTILI
Mostra : Leonardo e il volo.Il manoscritto originale del Codice e un’esperienza multimediale e 3D
Dove : Musei Capitolini -Piazza del Campidoglio – RomaQuando : dal 21 gennaio – 17 aprile 2017 –Orario :Tutti i giorni 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti : Intero: € 15 biglietto integrato Mostra + Museo (comprensivo della tassa del turismo per i non residenti a Roma)
Ridotto: € 13 biglietto integrato Mostra + Museo (comprensivo della tassa del turismo per i non residenti a Roma)
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Info : Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it