Ristorante o museo? Meglio passare una sera al ristorante o a teatro? Gola o orecchio? Non c’è più l’imbarazzo della scelta.
Riportare la lirica alle orecchie della gente comune come patrimonio del popolo italiano: questo era l’intento di Luciano Pavarotti e della sua Pavarotti and Friends. Così è nato il Pavarotti- Milano Restaurant Museum, per continuare la missione dopo la morte del tenore dall’idea congiunta di Alessandro Rosso che ospita il ristorante all’interno del Seven Stars Galleria e di Nicoletta Mantovani in memoria del marito.
Il giovedì sera l’appuntamento è fisso: dalle ore 22 si esibiscono soprani, tenori e musicisti della Fondazione Luciano Pavarotti e le loro arie rieccheggiano tra le pareti corredati di citazioni, disegni, oggetti e abiti appartenuti al tenore. Il menu è in linea con le origini di Luciano e con le sue preferenze culinarie: una cucina semplice, della più pura tradizione emiliana innaffiata con vini del territorio. Un’oasi cultural- gastronomica in Galleria Vittorio Emanuele, a un passo dal Duomo.
Chi dice di non amare la cucina emiliana mente: tortellini serviti in brodo di gallina, tagliatelle al ragù, gramigna con salsiccia, risotto con Parmigiano Reggiano e aceto balsamico di Modena per un’immersione tutta emiliana per quelli che la pasta deve essere fatta a regola d’arte. Taglieri di prosciutti, coppa e salami con abbondanti e leggeri gnocchi fritti e un budino di Parmigiano godurioso: piatti semplici e di pronta immediatezza come se ne sente il bisogno talvolta. Secondi opulenti di carne, tra le proposte del giorno dello chef una mordissima guancia di manzo con salsa al lambrusco o costine di maiale, cotte nel vino d’elezione dell’ Emilia. Per dolci non poteva mancare la regina della tavola emiliana, la celeberrima torta tenerina con cioccolato di Ferrara, o una golosa mousse di mascarpone e amarene.
Il direttore d’orchestra del ristorante è lo chef Luca Marchini, stellato proprietario dell’Erba del Re a Modena e recentemente incoronato presidente dei Jre, Jeunes Restauraeurs d’Italia, tanto blasonato quanto è lineare il suo pensiero: «A tavola bisogna stare bene, e ho voluto ricreare un ambiente accogliente e familiare come sarebbe piaciuto a Luciano Pavarotti, dove trovare i piatti tipici della cucina emiliana, la giovialità dello gnocco fritto farcito con i salumi nostrani, Lambrusco in accompagnamento, c’è voglia di una trattoria metropolitana, in centro a Milano».
E anche i prezzi sono democratici: 35-45 euro con porzioni di un certo rilievo, il ristorante boutique Pavarotti è creato per attirare e diffondere l’amore per la tavola e per la musica alle persone comuni, un progetto che portava avanti Luciano e che oggi continua grazie all’amore della compagna Nicoletta.
Pavarotti – Milano Restaurant Museum
Galleria Vittorio Emanuele II- 4° piano Piazza Duomo 21
20121 Milano