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Objecthood: i libri di Jukhee Kwon in mostra a Milano

Prosegue fino al 17 febbraio* la mostra Objecthood, personale dedicata all’artista coreana Jukhee Kwon (Dae-Jun, 1981) e inaugurata lo scorso gennaio presso la Galleria Patricia Armocida di Milano.

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La mostra, un progetto a cura di Tiziana Castelluzzo, si rivela subito come una piacevole scoperta: pagine e pagine di libri tagliate con profonda minuzia e pazienza, dove carte e parole di un passato recente o remoto divengono la materia con cui l’artista crea sculture inconsuete e inaspettate, dalla cui vista non se ne può che rimanere attratti e affascinati.

Gli “oggetti” utilizzati da Kwon sono libri abbandonati e inutilizzati, memorie di una cultura, del passato di colui che le ha scritte, delle esperienze di chi ne ha fruito, parola per parola, pagina per pagina. Libri che “tacciono”, ma che grazie al lavoro dell’artista si svelano improvvisamente fautori di nuovi significati, proponendosi allo spettatore sotto una nuova veste e una nuova identità, una libertà ritrovata. Forme fluttuanti plasmate secondo un ordine prestabilito o lasciate alla libertà del caso e dell’immaginazione. Talvolta richiamano la chioma di un grande albero o l’acqua che cade da una cascata, come l’imponente installazione Babel Library che dà inizio alla mostra. Altre volte sono trame sinuose e indefinite, onde del mare, dell’oceano, o forme dettate dalla fantasia, estese in un movimento che si spinge verso l’infinito o che confluisce in nuove e delicate composizioni: un lavoro di decostruzione e di creazione, un processo di trasformazione in cui l’artista diventa l’artefice di questo cambiamento.

Nata e cresciuta nella Corea del Sud, dove ha studiato Fine Arts presso la Chung-Ang University, Jukhee Kwon ha intrapreso un viaggio che l’ha portata prima a Londra, poi in Italia, dove attualmente vive e lavora. Esperienze e culture differenti che le hanno permesso di riflettere e confrontarsi con diverse tradizioni. Opere che diventano metafora della sua stessa esistenza, dell’esperienza della sua migrazione, ma anche di una condizione nella quale ciascun individuo è in grado di rispecchiarsi e di riconoscere se stesso. Un passato che non è più solo memoria, ma il ciclo di una nuova esistenza, l’origine di una nuova vita.

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Objecthood

a cura di Tiziana Castelluzzo

12 Gennaio-17 Febbraio 2017*
LA MOSTRA E’ STATA PROROGATA FINO AL 10 MARZO

Inaugurazione: 12 Gennaio ore 19
Galleria Patricia Armocida, via Argelati n° 24, Milano
Orario: dal martedì al sabato, 11.30-13.00 / 15.30-19.00
Ingresso: Libero
Info: +39 02 36519304/ +39 339 7291034
galleriapatriciaarmocida@gmail.com
www.galleriapatriciaarmocida.com

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2 Commenti

  • Grazie per aver pubblicato questo articolo!
    Vorrei informarvi che la mostra è stata prorogata al 10 marzo.
    Potreste gentilmente aggiornare le informazioni?

    Grazie
    Patricia Armocida

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