Inizia a Londra per Bertolami Fine Arts la stagione delle aste di primavera. Tre le sessioni di vendita in calendario, riserva interessanti sorprese quella di archeologia: ottantadue lotti ascrivibili a un periodo che spazia dall’età micenea al Medioevo, con una favolosa digressione nel mondo precolombiano.
Di grande interesse il lotto 39, un rilievo votivo databile al VII – VI secolo a.C. proveniente da Sparta. Stimato tra le 150.000 e 200.000 sterline, il reperto si presenta come una lastra di pietra grigia con impressa l’immagine arcaica della dea Artemide Orthia, venerata a Sparta e qui raffigurata come signora degli animali. Questa particolare iconografia – di origine orientale e in cui la dea si presenta in versione alata – si diffonde in Grecia a partire dalla fine dell’VIII secolo e viene utilizzata unicamente per decorare oggetti minuti e ornamentali: placchette di avorio e bronzo, gemme e ceramica. L’importante lastra di Bertolami Fine Arts è l’unico esempio conservato di raffigurazione del motivo della dea alata su supporto lapideo di grandi dimensioni.
Elevata la qualità dei lotti della sezione Marmi ed Epigrafi, un filone del collezionismo di archeologia oggi di gran voga e molto apprezzato dal mercato anglosassone. Di eccezionale finezza la decorazione di una vera da pozzo italiana dell’XI secolo. L’oggetto, in pietra aurisina, è abbellito da un complicato intreccio di motivi vegetali e zoomorfi in cui compaiono rosette e animali stilizzati, tra cui pavoni, delfini e grifoni (Lotto 47 £ 40.000/50.000).
Nell’ambito della bella selezione di terrecotte micenee, appaiono di particolare interesse quelle provenienti dalla celebre collezione Erlenmeyer, come il lotto 5, una rara statuetta di divinità femminile del tipo a “Psi”. Risalente al 1300-1200 a.C., la piccola dea micenea presenta testa a becco d’uccello, braccia sollevate, corpo cilindrico allargato alla base, seni in rilievo e polos sul capo. Il corpo è interamente decorato da linee verticali dipinte. È stimata tra le 3000 e le 5000 sterline.
Eccezionale per qualità e stato di conservazione anche il lotto 27, un’anfora attica a figure nere con coperchio databile al 530 – 500 a.C. (£ 30.000/40.000). La ceramica attica a figure nere di fine VI secolo predilige raffigurazioni tratte dai poemi omerici e scene dionisiache dipinte su vasi di medie e grandi dimensioni. Sulla notevole anfora attica di BFA troviamo raffigurate due scene: la prima – un combattimento che coinvolge tre guerrieri – potrebbe raffigurare un episodio tratto dall’Iliade, quello in cui Achille difende Antiloco contro Memnone; l’altra mostra un Dioniso barbuto che porge un kantharos a una figura femminile, probabilmente Arianna. Dietro il dio, un satiro che suona.
Chi ha visitato il Museo del Oro di Bogotà sa quali vertici di raffinata creatività avesse raggiunto l’arte della lavorazione dell’oro presso le popolazioni amerinde. Nell’asta XXXI di Bertolami Fine Arts non passa inosservata la rara collezione di piccoli idoli precolombiani di Cultura Tairona ascrivibili a un periodo compreso tra il 1000 e il 1500 d.C. (lotti dal 73 all’80). I manufatti di questa tipologia scampati alla massiccia razzia operata dagli Spagnoli per fondere l’oro delle popolazioni indigene si rinvengono abitualmente nelle sepolture. Di quelli proposti in vendita da BFA – realizzati in tumbaga, una lega di oro e rame, con la tecnica della fusione a cera persa – sappiamo che, nell’800, entrarono a far parte della prestigiosa collezione del diplomatico francese Gaspard Mollien.
Bertolami Fine Arts Asta XXXI
Una scelta di reperti archeologici da collezione: dalla protostoria al Medioevo
24 marzo 2017 ore 16,00
La Galleria Pall Mall
5b Pall Mall Street
30, Royal Opera Arcade – London SW1Y4UY
Esposizione:
20 – 23 marzo 2017 ore 10,00-19,00 GMT+1
Info:
Tel. +39 06 32609795 – +39 06 3218464 – +44 0 2079307558
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