Cosa ci fa un albero alto più di 20 metri davanti all’ingresso del quartier generale di FENDI al Palazzo della Civiltà dell’EUR, a Roma? Non si tratta di un albero qualsiasi, ma di un’opera inedita, “Abete”, che completa la mostra di uno dei più grandi scultori viventi, Giuseppe Penone (Garessio, 1947). E se ora vi starete chiedendo, cosa c’entra una mostra all’interno dell’headquarter di FENDI? Niente panico, procediamo per gradi.
Il Palazzo della Civiltà Italiana è un noto simbolo architettonico del Novecento romano, anche detto Colosseo Quadrato, a causa del suo stile che richiama i celebri archi dell’Anfiteatro Flavio. Affettuosamente soprannominato Groviera dai capitolini, in riferimento alle 216 finestre che si distribuiscono ritmicamente su sei piani, è diventato, ormai dal 2015, il Quartier Generale di Fendi. Attualmente, il Palazzo in affitto per i prossimi tredici anni, custodirà gli uffici della prestigiosa casa di moda, che ha permesso con dei finanziamenti, di finire il restauro della struttura, che ormai da troppo tempo era stata abbandonata a se stessa.
Inoltre, per omaggiare la creatività, il design e l’artigianato Made in Italy, Fendi ha creato uno spazio espositivo al pian terreno. Questa scelta ha ridato vita al monumento che è aperto al pubblico con mostre di arte temporanee interamente gratuite. La prima esibizione di arte contemporanea si apre con Giuseppe Penone, in mostra fino al 16 luglio 2017 con Matrice, che ha ricreato una natura cresciuta misteriosamente negli spazi del Palazzo.
Quindici installazioni e sculture dagli anni Settanta a oggi, molte delle quali esposte per la prima volta in Italia, accanto ad una selezione di disegni e opere su carta cercano di dialogare con l’architettura e la storia dello spazio espositivo. Nell’ultima sala troviamo l’opera che dà il titolo alla mostra, un’installazione di trenta metri, costituita da un tronco di abete tagliato e scavato seguendo un anello di crescita, portando così in superficie il passato dell’albero, la sua storia e le sue trasformazioni attraverso il tempo.
L’interesse dell’artista è nel rapporto tra tempo e natura, metaforicamente, tra natura, umanità e caducità.
In arrivo, sempre nella capitale, un’importante scultura che Fendi ha commissionato a Giuseppe Penone; l’opera, Foglie di pietra (2016), rappresenta due alberi in bronzo che si intrecciano per sollevare da terra un blocco di marmo di undici tonnellate,verrà installata in maniera permanente a Largo Goldoni a giorni. Non ci resta che rimanere in attesa di maggiori informazioni sulla stagione autunno-inverno, ovviamente parliamo delle nuove scelte espositive.
Tutte le informazioni: https://www.fendi.com/it/fendi-life/Matrice-Giuseppe-Penone