Un gruppo di attivisti ha imbrattato di vernice rossa la Sirenetta di Copenaghen. La statua di bronzo, simbolo della capitale danese, è entrata nel mirino degli animalisti per protestare contro la caccia alle balene che si ripete ogni anno nelle Isole Faroe. La Sirenetta, opera dello scultore Edvard Eriksen, è stata realizzata nel 1913 ed è posizionata all’ingresso del porto, come omaggio alla famosa fiaba di Hans Christian Andersen, ripresa poi (con lieto fine) da Disney.
Sulla sabbia il messaggio: «Danimarca, difendi le balene delle Isole Faroe». In questo arcipelago nel nord dell’Atlantico si consuma ogni anno una strage sanguinaria: viene infatti permesso agli isolani di intrappolare le balene pilota in acque poco profonde, per poi ucciderle con i coltelli. Si chiama “Grindadráp” e non è un’attività commerciale, ma una tradizione locale aperta a chiunque voglia parteciparvi. Ogni anno le associazioni animaliste cercano di combattere questa mattanza ritenuta da loro inutile, mentre la comunità locale non vuole rinunciare a questa usanza: secondo loro la caccia è una tradizione molto antica che non va persa.
Le autorità hanno spiegato che la popolazione delle balene pilota nell’Atlantico settentrionale conta circa 778mila esemplari. Nelle Isole Faroe vengono cacciate 800 balene pilota ogni anno.
Anche in Italia questa lotta alla mattanza è molto sentita. Il Verde Alfonso Pecoraro Scanio aveva lanciato una petizione su Charge.org Stop alla strage di balene nelle isole Faroe #GrindStop (scopri qui come era andata a finire)
Le autorità della città si sono già attivate per ripulire la Sirenetta, colpita già in altre occasioni da atti vandalici. Nel 1964 e nel 1988, era stata rubata la testa, nel 1984 le braccia. Nel 2004 era stata coperta con un burqa, per protesta contro la richiesta della Turchia di entrare nell’Unione Europea.