La decaduta di un’icona dark
Siouxsie and the Banshees sono stati i promotori del punk alla fine degli anni ’70, per divenire successivamente icone della scena dark nel pieno degli anni ‘80. Alla veneranda età di quasi cinquant’anni, il mito torna con un album solista intitolato “Mantaray”. Le sonorità sono rimaste quelle degli anni ’80, uno stile sempre in voga, ma troppo vecchio ormai da proporre dal vivo. Siouxsie era affascinante, unghie e rossetto rosso, tacchi a spillo e vestiti molto eccentrici. Un look che l’ha consacrata come icona dark di quel periodo. Oggi, l’ormai non più ragazzina, si è presentata sul palco con una tutina attillata giallo oro e bianco, tacchi alti e trucco pesante a coprire le prime rughe. La Fallaci diceva che le rughe erano le sue medaglie, come sosteneva la Magnani, ma non credo che Siouxsie la pensi allo stesso modo. La voce non l’ha mai avuta e questo si sapeva, ma per il suo genere andava benissimo così. Scarso impianto acustico e musicisti un po’ troppo “di legno”, se così si può dire, non hanno certo contribuito a migliorare la performance. Live iniziato dopo un’estenuante ora e mezza di attesa e durato al massimo 76 minuti, non uno di più. La ragazza non ha più molto fiato. Avrebbe potuto contenerne di più se avesse evitato di alzare la gamba in aria per fare spaccate che non era in grado di fare. Purtroppo solo Madonna si può permettere certi abitini e certe danze alla tenera età di 50 anni. Un concerto che aveva incuriosito molti, proprio perché nessuno si sarebbe aspettato il ritorno di questa diva dei tempi che furono. Deludente è la parola più appropriata per questo concerto, non c’è nulla da fare. Pubblico composto da irriducibili dark e da gente di una certa età che fu giovane negli anni ’80. Fievoli attimi di entusiasmo soltanto durante l’esecuzione di vecchi cavalli di battaglia come “Happy house”, “Israel” e “Cities in dust”. Un concerto da dimenticare o da tenere bene in mente come esempio da non imitare. Perché ad un certo punto una rock star dovrebbe forse veramente morire giovane per restare un mito, oppure capire qual è il momento giusto per ritirarsi e non fare più ritorno, per evitare di scadere nel ridicolo.