A cura di Filippo Rebuzzini alla galleria Expowall di Milano
Nino Migliori, Mauro Balletti, Roger Corona, Maria Vittoria Backaus. E poi Giovanna Calvenzi, Marina Alessi e Gianni Berengo Gardin e tanti, tanti altri. I personaggi di rilievo della fotografia italiana sfilano come attori-protagonisti in Amici miei, una mostra in corso alla Galleria Expowall di Milano fino al 1 luglio.
Sono ritratti certo, ma studiati come una performance davanti all’obiettivo di Ottavio Maledusi. Per un esperto del mondo delle immagini come Maurizio Rebuzzini: «In inquadratura prestabilita, in luoghi privati all’interno delle esistenze dei singoli protagonisti invitati alle sue presenze multiple, il soggetto si muove e agisce in attimi propri, per essere poi riportato in una composizione complessiva che sintetizza i singoli istanti individuali, concentrati in una visione unica e rappresentativa. Per quanto l’azione creativa e compositiva riveli giusto la possibile e plausibile contemporaneità di collocazione nello spazio compositivo (uno, nessuno… centomila?), l’insieme dei soggetti riferisce, divulga e diffonde la coinvolta partecipazione dell’autore, che palesa senza timore la propria stima e amicizia con ciascuno di loro e con loro tutti assieme».
Pamela Campaner, dal dicembre 2015, co-founder insieme ad Alberto Meomartini dello spazio milanese, dedicato alla fotografia di via Curtatone 4 spiega nel dettaglio il lavoro. «Il progetto, a cura Filippo Rebuzzini, è originale e di impronta performativa ma il nostro obiettivo era far conoscere al pubblico che frequenta la nostra galleria fotografia, con un linguaggio molto accessibile e molto facile, tutto il ventaglio di professionalità che stanno dietro al fotografo stesso, dal Photo editor, alla stampatore, a chi gestisce l’Archivio, a chi fa il critico e a tutti quelli che lavorano intorno alla fotografia».
Si tratta allora anche di una forma originale di cultura fotografica ? «È importante trasferire a un pubblico spesso non informato le informazioni basilari per riconoscere il valore dell’oggetto – fotografia, dal contenuto dei progetti al mercato del collezionismo e questa volta lo abbiamo costruito come fosse un palcoscenico dove si alternano uomini e donne che lavorano da anni in questo ambito».
E quali sono i vostri progetti futuri? «Il programma dell’anno prossimo, da ottobre, sarà dedicato all’anniversario del ’68 con fotografie inedite, dagli archivi dei quotidiani americani, a una mostra di Fausto Giaccone e in seguito immagini dagli archivi della CGL fino a un lavoro condotto insieme alla Leica Gallery di Praga dove esploreremo il loro ’68 a partire da Josef Koudelka».
OTTAVIO MALEDUSI, AMICI MIEI
15 giugno – 1 luglio
galleria Expowall | via Curtatone 4 – Milano
www.facebook.com/expowallgallery/