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Il market food non è solo una tendenza ma sinonimo di qualità

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E dopo Barcellona, Oslo, Londra, Copenhagen e Lisbona anche l’Italia ha sposato la nuova filosofia del Market food, mix di cultura gastronomica e convivialità. Luoghi ricchi di profumi, colori, suoni e sapori in cui perdersi. La spesa da “dovere quotidiano” si trasforma così in una ricerca di piacere e valore e, si sa, se l’esperienza è di qualità si è anche disposti a pagarla di più.

Famiglie, turisti e appassionati di cibo si recano ai mercati gourmet non solo per comprare primizie, focacce appena sfornate o prodotti ittici ma anche per fare un brunch, una merenda o un aperitivo, magari prima o dopo la spesa, confermando così una tendenza che continua a crescere in tutta Europa, da Nord a Sud: quella del market food dove mangiare e acquistare. Ogni grande città ne ha uno, Firenze, Roma e anche Milano come ad esempio quello del Suffragio: un mercato comunale con cucina aperto da colazione fino a tarda serata.

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Il nuovo spazio di Porta Vittoria è nato da un progetto dell’imprenditore Davide Longoni, tra i panettieri artigianali migliori d’Italia, e in meno di due anni è riuscito a diventare un luogo di aggregazione per i cittadini milanesi e non. Chi pensa che questi mercati, per la ricercatezza dei loro prodotti, siano inavvicinabili si sbaglia. Con meno di 30 euro si possono acquistare delle prelibatezze per preparare o semplicemente impiattare un’ottima cena di coppia. Non importa avere in mente un menù, lo si può sviluppare in itinere, consigliati dai gestori delle bancarelle e conquistati dai prodotti in esposizione. Ogni spesa che si rispetti inizia dal pane e il primo consiglio è quello di affacciarsi alla bancarella Davide Longoni e comprare una mezza pagnotta del delicato pane Tumminia con farina di grani antichi macinati a pietra.


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Anche i meno esperti possono notarlo, se ben conservato il pane veramente buono rimane profumato e morbido per giorni. L’esperienza può proseguire al banco di Shrooner dove acquistare pesce freschissimo, rigorosamente pescato nel Mediterraneo, sia da cucinare sia già pronto da consumare. Tra qualche giorno partirà il servizio a domicilio: con un piccolo contributo consegneranno i loro prodotti a casa, su richiesta anche direttamente in teglia pronti da infornare. Baccalà mantecato e alla provenzale, alcune sarde in saor e dello sgombro potrebbero essere un piacevole menù.

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Prima di lasciare il mercato è d’obbligo una tappa da Fresco e Buono, dove acquistare deliziose primizie di stagione e farsi regalare gli “odori” per insaporire con gusto tutte le pietanze. Al termine del tour gastronomico, nel caso lo stomaco abbia iniziato a brontolare, si può placare la fame con un gelato naturale da prendere alla bancarella COOL o un’ottima centrifuga vitaminica.

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Camilla Rocca & Francesca Corradi

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