Il pezzo più prezioso era un calice in argento di Pietro da Cortona, pittore e architetto del ‘700, trafugato nel 2001 dal Conservatorio di Sant’Eufemia a Roma. Faceva parte, insieme ad altre 200 opere trafugate negli ultimi vent’anni, della collezione privata di un professore di storia dell’arte in pensione. L’uomo, residente in una bella casa nel centro storico romano, è stato denunciato per ricettazione. Ogni domenica, nelle prime ore del mattino, il professore si recava allo storico mercato di Porta Portese e comprava il materiale illecito sempre dagli stessi venditori, già noti alle forze dell’ordine. Dopo 4 mesi di pedinamenti e monitoraggio i carabinieri hanno deciso di perquisire l’abitazione dell’assiduo acquirente. Nella casa – museo si sono trovati davanti a un’incredibile collezione di dipinti, argenti, reliquie, marmi, arredi d’altare ed anche 17 libri sacri in lingua Ge’ez – usata nell’Impero d’Etiopia fino al XIV° secolo – provenienti dalla chiesa ortodossa di Tewahido, che sono stati immediatamente restituiti all’addetta culturale dell’ambasciata etiope. Gli oggetti sequestrati provengono da circa 40 furti consumati tra il 1997 e il 2007 e molte delle opere saranno finalmente restituite a chiese, cattedrali e sedi vescovili. (Fonte: Fondoambiente.it)