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Francobolli all’asta da Bolaffi

busta ben conservata affrancata con l’alto facciale da 50 grana grigio perla (estrema rarità su lettera) e dal 10 grana bistro, appartenenti all’emissione delle Province Napoletane, quotata sul Sassone oltre 241 milioni di euro, parte da una base di 30 mila euro
Busta ben conservata affrancata con l’alto facciale da 50 grana grigio perla (estrema rarità su lettera) e dal 10 grana bistro, appartenenti all’emissione delle Province Napoletane, quotata sul Sassone oltre 241 mila euro, parte da una base di 30 mila euro

Torino, 8/9 giugno 2012

Appuntamento imperdibile per i collezionisti filatelici, oltre che per i commercianti del settore, da Bolaffi a Torino in data 8 e 9 giugno 2012, a via Cavour 17, con l’importante asta semestrale Bolaffi Ambassador di filatelia: antichi e moderni francobolli nazionali, rare buste affrancate, rari “errori” filatelici per specializzare importanti raccolte. Ancora una volta le aste Bolaffi Ambassador si caratterizzano nel presentare prezzi base notevolmente contenuti, rispetto al valore di catalogo, al fine di vivacizzare al massimo i rialzi in sala. È comunque indispensabile da parte di chi voglia partecipare all’asta di esaminare prima della vendita l’effettiva qualità dei francobolli e delle buste offerte perché il valore degli stessi si basa sul relativo stato di conservazione. Per chi non abbia sufficiente conoscenza sulla qualità dei francobolli, è consigliabile affidare a un commerciante esperto l’esame degli stessi.  C’è inoltre grande attesa per i realizzi che saranno ottenuti dalle voci più significative, per tastare il polso al mercato filatelico in questo difficile periodo congiunturale.

Il settore degli Antichi Stati italiani e dei Governi provvisori instaurati prima dell’unificazione del paese vede offerta la seconda parte di quella che è forse la più importante collezione di Napoli, compresa la dittatura e la luogotenenza di Giuseppe Garibaldi e le Province napoletane. Tra le lettere più interessanti del Regno di Napoli, quelle affrancate con l’alto facciale da 50 grana facente parte dell’emissione del Regno di Napoli: una busta affrancata con il 10 grana I tavola rosa lillaceo + 20 grana I tavola rosa lillaceo + 50 grana rosa lillaceo datata 23 febbraio 1858 e diretta a Roma, quotata (tutte le quotazioni sono del catalogo Sassone) 62 mila euro, ha base di partenza 10 mila euro.

Del periodo della Dittatura di Giuseppe Garibaldi del 1860° a Napoli, spicca l’unico valore emesso, il ½ tornese azzurro detto “Trinacria azzurro”, affrancatura per giornali, che allo stato di nuovo, con gomma, assolutamente perfetto, è la massima rarità della collezione italiana (in condizioni assolutamente perfette non esisteranno più di due esemplari): un esemplare nuovo senza gomma, anch’esso assai raro e quotato nuova senza gomma 135 mila euro, parte da una base di 12.500 euro. Del successivo periodo della Luogotenenza di Giuseppe Garibaldi del 1860, un esemplare molto bello, nuovo, del ½ tornese azzurro “Croce di Savoia”, affrancatura per giornali, quotato in condizioni perfette 85 mila euro, parte da una base di 17.500 euro.

Infine, nel settore delle Province Napoletane, instaurate nella regione in attesa della riunificazione al nascente Regno (i Governi Provvisori, insediatisi nella penisola dopo la II Guerra d’Indipendenza del 1859, sono molto ambiti dai collezionisti del Regno) la collezione Tirreno presenta autentiche rarità: il ½ tornese del 1861 annullato a Roccagloriosa, errore di colore nero anziché verde, quotato in condizioni perfette 65 mila euro, parte da una base di 15 mila euro; il 2 grana del 1861, annullato a Cosenza, errore di colore nero anziché azzurro, non perfettamente conservato, quotato in condizioni perfette 65 mila euro, parte da una base di 10 mila euro; infine una busta ben conservata affrancata con l’alto facciale da 50 grana  grigio perla (estrema rarità su lettera) e dal 10 grana bistro, appartenenti all’emissione delle Province Napoletane, quotata sul Sassone oltre 241 mila euro, parte da una base di 30 mila euro.

Nel settore del Regno unificato, spiccano sei esemplari assai rari, tutti bordo di foglio, della serie “Artistica” non emessa del 1925 tratti dai bozzetti di Grassi, Marussig e Paschetto, stampati tipograficamente in vista della serie poi conosciuta come “Imperiale” che ne adottò alcuni, quotati 50 mila euro, partono da una base di 12 mila euro. Non mancano le emissioni di posta aerea dedicate alle trasvolate atlantiche degli anni trenta, settore sempre ambito dal collezionismo internazionale, tra cui un trittico “non emesso” Volo di Ritorno New York – Roma della Crociera Nord-Atlantica di Italo Balbo del 1933, non ben centrato, quotato se perfetto e ottimamente centrato 42 mila euro, che parte da una base di 10 mila euro.

Veniamo ora al settore della Repubblica, il più collezionato, ma anche il più interessante perché la collezione continua ad arricchirsi ogni anno di una cinquantina di emissioni a testimonianza delle ricorrenze e delle tematiche più popolari, da un livello grafico in media abbastanza soddisfacente nel mondo collezionistico. Molte voci dell’immediato dopoguerra sono altrettanto rare delle commemorative del Regno e meriterebbero maggiore attenzione da parte dei collezionisti che si limitano a raccogliere gli ultimi decenni: emissioni allo stato di nuovo come la lunga serie Democratica del 1945 o la Risorgimento del 1948, gli esemplari chiave della raccolta, ovvero il 300 lire e il 1000 lire Pacchi Postali filigrana ruota alata, come sostiene il curatore del catalogo Sassone, Giuseppe Vitale, vantano un’esistenza (tra quelli in collezioni e quelli disponibili sul mercato) non superiori a 5 mila unità, quando invece i collezionisti di Repubblica sono numerose decine di migliaia.

Nell’asta Bolaffi ci sono attraenti lotti per commercianti e investitori, ovvero numerosi fogli completi delle più interessanti commemorative con filigrana ruota, come 50 serie della Repubblica Romana del 1949 (base 1.500 euro), 100 serie della Radiodiffusione del 1950 (base 3.000 euro), 120 serie della Conferenza sul Tabacco (base 2.000 euro), tutte basi insignificanti rispetto al vero valore dei lotti. Quindi sarà interessante esaminare la reazione del mercato a queste proposte. Tra i foglietti, una serie completa dei rarissimi Alti valori del 1978/85 (quasi tutti smembrati e non tesaurizzati per scopi collezionistici, quotata 5.250 euro sul Bolaffi, in costante aumento), anch’essa parte da una base assai contenuta di 500 euro, mentre due coppie dei celebri foglietti per i Diciottenni del 2006 (esistenza circa 30 mila coppie, ovvero una tiratura poco oltre il 40% rispetto a quella esistente del Gronchi rosa), quotata 1.500 euro, parte da una base di 300 euro. Numerosi i Gronchi rosa offerti, quotati 1.900 euro, partono da una base di 500 euro. Per gli amanti delle specializzazioni nel settore degli “errori” della Repubblica, due autentici gioielli: una striscia orizzontale di otto esemplari del 5 lire dei Giochi Ginnici del 1951, di cui un rarissimo esemplare con errore “giglio mancante”, mentre sei esemplari presentano il giglio spostato, quotata 47.5400 euro, parte da una base di 10.000 euro; del 1978 uno dei sei esemplari esistenti del 120 lire per la “XX Giornata Filatelica” con la scritta a destra, anziché a sinistra per uno spostamento del foglio in fase di dentellatura, non quotato, parte da una base di 15.000 euro. Buon insieme di voci rare della Repubblica di San Marino, Città del Vaticano, Colonie italiane e Occupazioni.

Uno dei sei esemplari esistenti del 120 lire per la “XX Giornata Filatelica” con la scritta a destra, anziché a sinistra per uno spostamento del foglio in fase di dentellatura, non quotato, parte da una base di 15.000 euro

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