E’ stato pubblicato il rapporto annuale sul mercato dell’arte contemporanea 2017 di Artprice che conferma quello che gli operatori del settore già sapevano: questo segmento è il vero e proprio motore del mercato dell’arte oggi. E’ infatti cresciuto del 1400% dal 2000 ad oggi. E il record storico di 110,5 milioni di dollari stabilito per un’opera contemporanea (di Jean-Michel Basquiat) ne testimonia il forte potenziale finanziario.
Le vendite di Arte Contemporanea ritrovano un andamento crescente. Per due anni consecutivi, il fatturato è calato sensibilmente, fino al secondo semestre del 2016, in cui ha perso il 10%. Il ritorno alla crescita si è fatto sentire attraverso le prestazioni del primo semestre 2017: un aumento del fatturato mondiale del 14% inaugura un nuovo periodo di prosperità.
Tra luglio 2016 e luglio 2017 il fatturato delle aste di arte contemporanea è stato di 1,58 miliardi di dollari, in crescita del 3,2%. sullo stesso periodo 2015-2016. Anche se il numero di lotti venduti è diminuito del 2%, l’aumento dei ricavi indica chiaramente che il prezzo delle opere in circolazione, in linea di massima, è aumentato. Il prezzo medio per un’opera contemporanea passa pertanto da 26.160 $ a 27.600 $. Il prezzo mediano si attesta quest’anno attorno ai 1.300 $. Infine, il tasso di invenduti rimane perfettamente stabile al 41%.
Secondo i redattori di Artprice nel 2015, l’arte moderna ha superato quella contemporanea grazie alle vendite stellari di tre capolavori di Picasso (179 milioni di dollari), Giacometti (170 milioni di dollari) e Modigliani (141 milioni di dollari) che sono «sembrati piuttosto un canto del cigno: l’urgenza di acquistare le ultime meraviglie di un mercato praticamente esaurito, di mettere le mani su opere destinate a raggiungere presto o tardi un grande museo. In questo periodo, le esitazioni dei collezionisti nei confronti dell’Arte Contemporanea si sono ripercosse sulle prestazioni di questo settore: il fatturato 2015/2016 ha registrato un calo del 27%.»
La casa americana Sotheby’s ha dominato il Mercato dell’Arte Contemporanea internazionale. Segue Christie’s che ha deciso di cambiare strategia rinviando le aste di Arte Contemporanea e del Dopoguerra che si tengono a Londra in giugno ad ottobre per assicurare dei risultati migliori. Phillips si classifica terza e prosegue la sua espansione.
Nella Top 500 degli artisti in classifica al primo posto Jean-Michel BASQUIAT (1960-1988) con un fatturato totale di 313.520.830 $ per 98 lotti (miglior risultato 110.487.500 $); al secondo posto Peter DOIG (1959) con 60.651.662 $ per 40 lotti (miglior aggiudicazione 28.810.000 $) e al terzo Christopher WOOL (1955) con 52.622.505 $ per 45 lotti (top price 17.159.500 $).
Un ottimo quarto posto pe ril nostro connazionale Rudolf STINGEL (1956) con un fatturato di 51.539.840 $ per 28 opere (miglior prezzo 10.551.500). Mentre perde moltissime posizioni Maurizio CATTELAN (1960) che dall’11 del rapporto artprice precedente arriva solo 68° con 2.820.147 $ per 60 lotti (top price1.507.500 $).
Tra gli altri italiani, arriva 257° Mimmo PALADINO (1948) 480.300 $; 270° Marcello LO GIUDICE (1957) 451.140 $; 272° Giuseppe GALLO (1954) 447.959 $; 295° Gino DE DOMINICIS (1947-1998) 408.074 $; 321° Francesco CLEMENTE (1952) 377.239 $; 351° Luca PIGNATELLI (1962) 326.045 $; 358° SALVO (1947-2015) 317.951 $; 397° Nicola DE MARIA (1954) 280.358 $; 428° Giuseppe PENONE (1947) 257.224 $.
Clicca qui per sfogliare tutta la classifica:
it.artprice.com