Valerian e la città dei mille pianeti, Luc Besson aggiunge un nuovo ambiziosissimo tassello alla sua filmografia discontinua.
È arrivata al cinema la nuova pellicola di fantascienza di Luc Besson: “Valerian e la città dei mille pianeti”. Il film europeo più costoso della storia.
Il maggiore Valerian e il sergente Loreline sono stati inviati nello spazio dal governo degli umani per mantenere l’ordine nell’universo, ma durante una missione si imbattono nella città Alpha in cui qualcosa sta mettendo a dura prova la serenità dei suoi abitanti.
Tratto dal fumetto di Pierre Christin “Valerian e Loreline”, il film è action movie che miscela innovazione tecnologica e scene spettacolari.
I due protagonisti sono interpretati rispettivamente da Dan Dehaan (La Cura Del Benessere) e Cara Delevingne (Suicide Squad), quest’ultima diventata famosa soprattutto per la sua carriera da fotomodella. I due rappresentano la classica coppia “cane e gatto”, che da sempre è la formula di successo per imporre una buona coppia sullo schermo (grande o piccolo che sia) dai fratelli di Spy Kids ai protagonisti della saga di Harry Potter e a ritroso possiamo passare per Moonlighting fino a Accadde una notte.
Siamo nel 2740 e la città di Alpha, oltre a essere una rivisitazione in chiave fantasy della Repubblica di Platone, è un vero e proprio esperimento scientifico in cui vengono messe alla prova le tre dimensioni. Questa bio-città si trova nello spazio e fa parte di un nuovo tipo di Universo la cui illimitatezza viene sostituita dalla presenza di “quattro angoli”.
Valerian e la città dei mille pianeti è un campo minato di cliché, con qualche accento sdolcinato qui e là snocciolato con aforismi sulla vita e sull’amore. Tuttavia ciò che lo rende unico nel suo genere è quella vena posh che rende a suo modo la storia accattivante. Resta un film in bilico tra il promosso e bocciato, ambiziosissimo: spettacolare quanto, forse, troppo vuoto.