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Torna ArtVerona. Ai due “classici” padiglioni (11,12) di Veronafiere va in scena fino a lunedì 16 ottobre la fiera d’arte moderna e contemporanea scaligera, di sicuro tra le migliori realtà emergenti in ambito fieristico (oramai più che consolidata la quarta “posizione” italiana -dopo miart, Artissima e ArteFiera- si proietta a scalare il podio nazionale). Sono ormai diversi anni che la fiera ha preso il decollo, migliorando di anno in anno e giungendo in questa edizione (la numero 13, con la nuova curatela di Adriana Polveroni) a presentare un’ottima qualità e raffinatezza, bilanciando eccellentemente Novecento e Contemporaneo – con una preponderanza in termini qualitativi del primo.
La fiera si fa sempre più elegante e si gira bene, non è eccessivamente grande e impegnativa. I collezionisti si vedono prepotentemente dal primo giorno e i bollini rossi fioccano già dalla mattina di venerdì. L’aria è buona. Il pubblico -timido venerdì pomeriggio- invade la fiera di sabato. L’allestimento è ampio e ben curato, dalla zona talk all’editoria dove anche ArtsLife è presente con uno stand condiviso con #AiMagazine.
140 le gallerie presenti (+10% sul 2016, di cui 35 espongono per la prima volta), 14 le nuove realtà indipendenti e 20 nel settore editoria, 480 coppie di collezionisti vip italiani e stranieri ospitati in città, 30 in più rispetto al 2016. Incrementi sensibili sia nel numero di espositori (+10% nel 2016 e +30% complessivamente nell’ultimo triennio), sia di visitatori (+12% per 22 mila presenze totali). 5 le sezioni espositive: Grand Tour e Scouting, novità di quest’anno, Main Section, Raw Zone e i8-spazi indipendenti.
Dal polo fieristico la fiera si diffonde poi in città: tra mostre -“Il mio corpo nel tempo. Lüthi, Ontani, Opalka” alla Galleria d’Arte Moderna A. Forti (13 ottobre-28 gennaio) e “Iconoclash. Il conflitto delle immagini” al Museo di Castelvecchio (13 ottobre-7 gennaio)- e la performance di Daniel Spoerri dal titolo “Banchetto Palindromo” in scena al Palazzo dei Mutilati. E ancora, il “Festival Veronetta”: programma di eventi, workshop, talk e installazioni che coinvolge istituzioni cittadine, ma anche negozi, bar e osterie dell’omonimo quartiere di Verona.
Il Novecento con qualche pezzo importante del dopoguerra (vedi soliti Fontana, Melotti, Pomodoro, Capogrossi, Burri, Tancredi, Guttuso) fa la voce grossa in fiera. La Pittura Analitica, dalla recente riscoperta critica e di mercato, domina la scena. Zappettini, Pinelli, Morales, Guarneri, Griffa e compagnia si trovano in parecchi stand e se ne nota ampiamente la “spinta” del settore. Discreta presenza di Pop Art italiana-romana, con ben 4 Giosetta Fioroni vendute in un colpo venerdì, e dell’Arte Cinetica. Segnaliamo tra la “mischia” l’ottimo assortimento di opere di Alberto Biasi, Emilio Scanavino, Paul Jenkins, Mario Schifano, Gianfranco Zappettini e Giovanni Frangi.
Citiamo poi le belle opere di Andrea Francolino, Noel Dolla, Fausto Melotti, Carlo Bernardini, Mimmo Rotella, Ugo La Pietra, Marco Casentini e Fabio Viale. Il Contemporaneo fa fatica a emergere, ma si nota un consistente sforzo in più rispetto agli altri anni. Da non perdere girovagando per la fiera gli stand della Galleria Mazzoleni, Antonella Cattani, De Primi Fine Art, 10 A.M. ART, Bianconi, Frittelli Arte Contemporanea, Galleria d’arte cinquantasei, Dep Art, Ferrarin Arte, Il Mappamondo, Il Ponte, Menhir, Poggiali, Pack, Poleschi, Spirale, Alberto Peola, Tonelli, Federica Schiavo, Tornabuoni, Luca Tommasi, Renata Fabbri e Federico Rui Arte Contemporanea.
Per maggiori informazioni: http://www.artverona.it
L’opera vincitrice del Premio Fotografia under 40 ad ArtVerona 2017
Nato quest’anno da un’idea di Adriana Polveroni, il Premio si propone di supportare la ricerca nella fotografia contemporanea per promuoverne attualità e valore. 5.000 euro per l’acquisizione in fiera di un’opera di un artista under 40. All’unanimità la commissione ha selezionato un lavoro di una coppia di artisti italiani in linea con il focus sull’italianità dell’edizione di quest’anno di ArtVerona, ispirato al concetto di sortilegio e immaginazione che scava l’attualità nelle sue contraddizioni: The Cool Couple, Meditation Rocks®, 4 Elements, Fire/Air/Water/Earth, dalla serie Karma Fail, 2017, Diasec 4+3mm, cm 100×70 presentato dalla galleria MLZ Art Dep di Trieste.
Una menzione speciale va ai due lavori dell’artista Marco Ceroni Senza titolo, 2016, stampa inkjet su carta baritata, cornice, cm 43×43 e Strong belief, 2016, stampa inkjet su carta baritata, cornice, cm 64×43 presentati in fiera dalla Gallleriapiù di Bologna.
