Fino al 4 novembre alla Leogalleries di Monza è in corso la personale After industry dell’artista altoatesino Willy Verginer, che presenta una serie di nuove sculture, un proseguo della mostra tenutasi alla Wasserman Project di Detroit.
Verginer opera sul legno, solitamente di tiglio o di melo, lo scolpisce fintanto che le figure, personaggi o animali, non appaiono realisticamente autentiche, immerse nella loro posa riflessiva o in azioni paradigmatiche. Sono figure dall’aspetto fragile, per la loro raffinatezza estetica, di dimensioni naturali, forti nella loro posa espressiva e che grazie alla presenza del colore, usato parzialmente per ricoprire una porzione di scultura, che non solo esalta la bellezza del legno grezzo, ma che permette di esautorare il messaggio intrinseco messo in atto dall’artista.
L’installazione messa in scena dallo scultore alla Leogalleries è una denuncia verso la società capitalistica e consumistica, una fotografia dell’umanità caduta e decadente, della ricerca frenetica al materialismo, del crollo stesso del capitalismo con i suoi agenti di borsa, dell’abbandono di ogni concetto di natura e di valore.
L’amore per la natura di Willy Werginer viene rappresentata nei bambini avvolti (in parte) dai fiori come idea di uno stato naturale delle cose in contrapposizione alla posizione dell’agente di borsa immerso nel bidone. L’artista ha ancora speranza e lo mette in risalto con il colore rosa di alcuni barili, in contrasto con il nero e l’alluminio, o dal parziale verde sui copertoni dove brucano le pecore.
Un lavoro concettuale, imponente e articolato, nato con l’osservazione del crollo del mondo finanziario americano e l’inizio della crisi econimica mondiale, simbolo di questa crisi è la grande statua dal titolo Dove è andato a finire l’uomo di borsa, che rappresenta un uomo di borsa rimasto in mutante su un barile di petrolio che domina un’installazione di uomini in abito classico immersi per metà corpo in barili rosa. Un’ironia sull’eccesso della ricerca del denaro.
Willy Verginer (1957 Bressanone) ha frequentato l’Istituto d’Arte di Ortisei, dove ha studiato pittura. Dopo il conseguimento del diploma ha lavorato in vari laboratori di scultura in legno della Val Gardena. Nei primi anni Ottanta frequenta amici ed ambienti dell’Accademia di Monaco e ne viene influenzato. Dal 1984 al 89 insegna nella Scuola professionale di scultura di Selva. Dal 1996 fa parte del gruppo artistico “Trisma”, con Walter Moroder e Bruno Walpoth. Le sue più recenti esposizioni personali si sono tenute a Vicenza, Milano, Bergamo. Willy Verginer vive e lavora a Ortisei (BZ).
Willy Verginer – “After industry”
Leogalleries
via De Gradi 10, Monza
10 ottobre – 4 novembre 2017
Orari di apertura: mar-sab 10:00/13:00 – 15.00/19.00
39 0395960835 info@leogalleries.com www.leogalleries.com