In arrivo una settimana ricca di aste a Genova da Cambi. Castello Mackenzie si anima per gli ultimi appuntamenti dell’anno, prima della pausa per le festività natalizie. Top lot il “Seneca morente” attribuito a Rubens, ma l’offerta è davvero ricca sia per quantità di lotti che per tipologia di opere e oggetti offerti: dalle cermiche al Design, dall’antiquariato ai dipinti (antichi e del XIX secolo).
Si parte lunedì 18 con il catalogo di Design (che prevede una tornata anche martedì 19): quasi 800 lotti con mobili e oggetti degli anni ’50 fino agli anni ’70, in cui ampio spazio è dato all’illuminazione e agli arredi firmati. Tra i nomi di spicco si segnalano Ignazio Gardella, Angelo Lelii, Franco Albini, Gio Ponti, Ron Arad, Vico Magistretti, Carlo Mollino, Max Ingrand, BBPR, Venini, Ico Parisi, Osvaldo Borsani e tanti altri.
Tra i top lot una libreria con struttura in metallo laccato, dettagli in ottone e piani in legno laccato di Ignazio Gardella (Prod. Misura Emme, Italia 1980 ca.), che parte da una stima di 10.000-15.000 €, una chaise longue a dondolo PS16 con struttura in legno e seduta in tessuto di Franco Albini (Prod. Poggi, Italia, 1959), e una lampada da terra con struttura in ottone e diffusore in alluminio laccato di Angelo Lelii (Prod. Arredoluce, Italia, 1950 ca.), stimate entrambe 8.000-10.000 €.
Molto interessanti anche un tavolo in ferro smaltato e ottone con piano in marmo di Ignazio Gardella (Prod. Italia, 1950 ca.), stimato 8.000-10.000 €, e una coppia di poltrone con struttura in legno e rivestimento in tessuto di Gio Ponti, che partono da una stima di 6.000-8.000 €.
Martedì 19 dicembre saranno esitati 231 lotti tra maioliche e porcellane. L’ampia proposta spazia dal Trecento sino quasi ai giorni nostri.
«Abbiamo lavorato per ben sei mesi – ha sottolineato Enrico Caviglia, il responsabile del dipartimento maioliche e porcellane – e finalmente siamo in grado di proporre, accanto a pezzi museali e da collezione, oggetti di gran lusso sia decorativi che d’utilizzo, a prezzi molto interessanti».
L’asta inizia con una collezione di mattonelle persiane del periodo Qajar (1779-1925) con scene di vita dei principi, come la leggendaria storia d’amore tra il sovrano Khosrow e Shirin, principessa armena di bellezza straordinaria e di emblematica levatura morale. Eccezionale per qualità e rara perché firmata dall’artista, la mattonella del lotto numero 1 ci mostra un principe innamorato che suona uno strumento mentre la sua diletta danza.
Del periodo più antico delle maioliche italiane diversi pezzi di area laziale e umbra sono di interesse storico, alcuni già oggetto di studio e pubblicati nella relativa letteratura, come i due orcioli da farmacia di Deruta datati 1543 con lo stemma coronato di Pier Luigi Farnese, signore di Castro, Ducato fondato nel 1537 da papa Paolo III Farnese.
Tra le maioliche savonesi seicentesche ve ne sono alcune notevoli come l’alzatina di Albisola decorata in stile calligrafico naturalistico, già pubblicata dallo studioso F. Marzinot nel 1979; la targa con l’assunzione in cielo della Vergine Maria probabile opera di Bartolomeo Guidobono, identica a quella conservata al Museo Civico di Savona. Straordinario il piatto uscito dalle fornaci della manifattura Guidobono che raffigura dei satiri che versano vino nelle coppe di un putto e di un giovane uomo ubriaco.
Due sono le maioliche savonesi degne delle più prestigiose collezioni private o pubbliche, poiché pezzi unici di cui non si conoscono altri esemplari: la piccola scultura con aquila che porta la marca “Fabrica di Giuseppe Robatto in Savona/ 1788 (?)” e la firma dell’artefice “CASANOVA F.”, ossia il ceramista napoletano “fuggito in Genova” nel 1787; e il calamaio con la figura del giovane San Giovanni Evangelista probabile opera della bottega di Giacomo Boselli dell’ultimo quarto del XVIII secolo.
Allettante la collezione di 25 figurine vittoriane, prodotte in Inghilterra nelle fabbriche di terraglia dello Staffordshire, che ritraggono personaggi tipici e famosi, come quella con il principe Alberto, consorte della regina Victoria. L’offerta di stoviglie e figurine da collezione del ‘700 rappresenta la Germania, Vienna, Parigi e fabbriche italiane. Parecchie le porcellane dell’Ottocento e del Novecento con pezzi da decorazione e per tavole lussuose, come i servizi da tè, caffè e da tavola di Meissen, Herend, Richard Ginori e Hermès.
Infine un’alzatina di San Pietroburgo eseguita per Alessandro III Romanov, imperatore di Russia dal 1881 fino alla morte 1894; i dodici piatti e i due grandi vassoi ovali di Meissen della fine dell’Ottocento che provengono dal servizio per il “Kaiser” ossia Guglielmo II di Prussia e Germania, terzo ed ultimo imperatore tedesco e ultimo re di Prussia, sul trono dal 1888 al 1918.
Sempre il 19 dicembre verrà esitato il catalogo Importanti Opere e Arredi che raccoglie il meglio dell’antiquariato del secondo semestre 2017, con oggetti rari e preziosi dal Rinascimento al Neoclassicismo. Top lot dell’asta è l’olio su tela Seneca morente di Pietro Paolo Rubens (1577-1640), che fu parte della collezione di sua altezza imperiale l’arciduca Francesco Giuseppe (1830-1916), dichiarato tavola di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che partirà da una stima iniziale di 200.000-250.000 €.
Tra gli altri lotti si segnalano: una cassetta in palissandro, ebano, pietre dure e bronzo cesellato e dorato, le cui caratteristiche di rarità e qualità esecutiva ne fanno una importante testimonianza del gusto e della raffinatezza delle produzioni della Galleria dei Lavori Granducali nella Firenze del XVII e XVIII secolo, e una boiserie neoclassica in legno di rovere scolpito e dorato (Francia ultimo quarto del XVIII secolo) attribuita all’atelier dei fratelli Jean Simeon Rousseau de la Rottiere (1747-1820) e Jules Hughes Rousseau (1743-1806), che trova precisi riscontri stilistici con opere da loro realizzate per prestigiose committenze come i lavori eseguiti per il boudoir di Maria Antonietta a Fontainbleau e per la reggia di Versailles.
Di grande rilievo anche una rarissima spinetta a coda con cassa armonica in legno laccato a cineserie (Venezia metà XVIII secolo), pezzo museale e prezioso esempio dell’indiscussa qualità delle lacche venete del ‘700, ed una eccezionale cornice in legno scolpito, intagliato e dorato (Roma, terzo quarto del XVII secolo), composta da due fronde di rami contrapposte, caratteristica del barocco romano, nella fattispecie di Gian Lorenzo Bernini e della sua scuola.
Lo stesso giorno verrà esitata anche l’asta di Scultura e Oggetti d’Arte che presenta una raccolta di cento opere dal Medioevo al Neoclassicismo, tra cui un importante gruppo di terracotte del Rinascimento italiano, marmi barocchi e un nutrito insieme di avori scolpiti tra cui una preziosa placca romana entro cornice in bronzo dorato con le insegne del Papa Pio IX.
Tra i lotti più interessanti segnaliamo un monumentale bassorilievo circolare in marmo con raffigurazioni araldiche di uno scultore attivo alla Corte aragonese nell’ultimo quarto del XV secolo (174 cm di diametro), un Erotes in marmo bianco di uno scultore rinascimentale operante in Liguria nella metà del XVI secolo e una scultura in marmo bianco raffigurante Betsabea, di Giovan Pietro Lasagna (Lombardia prima metà del XVII secolo).
Di rilievo anche un importante candeliere in bronzo fuso, cesellato e patinato di Niccolò Roccatagliata e bottega (Venezia prima metà del XVII secolo) e una grande scultura in marmo bianco rappresentante Bacco ebbro, Genova, fine XVI – inizi XVII secolo.
Mercoledì 20 si chiude l’offerta di Cambi con i Dipinti del XIX e XX secolo (150 lotti), asta che presenta molta pittura dell’Ottocento italiano. Il delicato “Le ciliegie” di Gaetano Bellei stima 8-10 mila euro e il paesaggio di Ettore Tito (1859-1941) intitolato “La raccolta del fieno” stima . In catalogo sono presenti 5 dipinti di Ugo Celada da Virgilio (1895-1995) già presenti nella collezione Motta e come sempre è ben rappresentata la pittura ligure. In asta anche una piccola collezione di pittura toscana, da Llewelyn Lloyd a Ulvi Liegi e Giovanni Bartolena. Tra i top lot l’olio su tela di Richard Edward Miller (1875-1943) intitolato Dopo il bagno, che stima 50.000-60.000 €, Gli zingari di Rubens Santoro (1859-1942) e il dipinto Mercato in piazza De Ferrari di Giuseppe Pennasilico (1861-1940).
Calendario aste Cambi
n. 335 Design
Asta lunedì 18 – martedì 19 dicembre 2017– Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 15 a domenica 17 dicembre ore 10-19, lunedì 18 dicembre ore 10-13
n. 322 Maioliche e Porcellane
Asta martedì 19 dicembre 2017– Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 15 a lunedì 18 dicembre ore 10-19
n. 336 Importanti Opere e Arredi
Asta martedì 19 dicembre 2017– Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 15 a lunedì 18 dicembre ore 10-19
n. 325 Scultura e Oggetti d’Arte
Asta martedì 19 dicembre 2017– Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 15 a lunedì 18 dicembre ore 10-19
n. 320 Dipinti del XIX e XX secolo
Asta mercoledì 20 dicembre 2017– Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 15 a lunedì 18 dicembre ore 10-19