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Tre cose che farò nel 2018. Giovanni Frangi

Giovanni Frangi (foto Julia Krahn) Giovanni Frangi (foto Julia Krahn)
Giovanni Frangi (foto Julia Krahn)
Giovanni Frangi (foto Julia Krahn)

Scopriamo i progetti per l’anno appena iniziato dei protagonisti del sistema dell’arte italiana: critici e storici dell’arte, direttori di museo, artisti, galleristi, collezionisti, operatori culturali

1. matrimonio. Mi sposo a Milano a Palazzo Reale nella Sala degli Specchi proprio di fronte alla scala dove la gente sta in coda per vedere Caravaggio. Non voglio farlo sapere a nessuno. Quei matrimoni fatti di nascosto, ma temo che ormai qualcuno lo possa sapere. La mia fidanzata dice che non tengo la bocca chiusa ma sposare una donna fantastica che al mattino quando ti svegli ti fa sorridere è stato da molto tempo un mio obbiettivo.

2. mostra. Sto lavorando per organizzare una nuova mostra che si chiamerà Tarzan, sarà in una villa su un lago con un giardino squisito. Esporrò in alcune stanze dei quadri in bianco e nero e a colori, un video in una cappella, delle piccole sculture in una galleria con delle vetrate e nel parco delle liane che possono permettere a Tarzan di lanciarsi tra gli alberi.

3. viaggiare. Non sono un viaggiatore. Amo tornare solo dove mi sento un po’ a casa. Mi dà sicurezza. Ma voglio andare a l’Havana. Sono di quella generazione che aveva il poster del Che sopra il letto… allora non essendoci mai stato temo che stia cambiando e non sarà mai più come prima.


Giovanni Frangi è un artista nato a Milano nel 1959. Ha studiato all’Accademia di Brera, e ha cominciato a esporre nel 1983 a Torino alla Galleria La Bussola. Tra le sue mostre più importanti “Nobu at Elba” a Varese a Villa Panza nel 2004, “Lotteria Farnese” a Napoli al Museo Archeologico nel 2014 e “Settembre a Roma” a Palazzo Poli nel 2016

www.giovannifrangi.it

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