«(…) Non è una Roma metropoli, ma quasi una Roma paese, antica, quantomeno ottocentesca, familiare, certamente non più drammatica come lo era la sua Roma degli inurbati degli anni Cinquanta, fra realismo sociale e realismo esistenziale. Ma una Roma goduta in una sua pittoresca, anfrattuosa, vecchiezza storica ma amichevole, complice, domestica.(…)»
Enrico Crispolti su Renato Guttuso