Una mostra interessante a più voci presso le sei sale delle Retrostanze settecentesche (Ex Terrae Motus) e il Vestibolo superiore della Reggia di Caserta.
Passaggi di stato: una mostra dedicata a tre artiste sotto il segno del femminile, Lorenza Boisi, Regina José Galindo e Valentina Palazzari, a cura di Bruno Corà e Davide Sarchioni (visibile fino al 20 marzo 2018).
Giovani artiste della stessa generazione e di diversa provenienza culturale e visione poetica accumunate dall’interesse a relazionare in un inedito confronto che pur nella diversità delle proposte, tentano di “forzare il limite di un confronto”. L’intento primario è per l’appunto sperimentare la coesistenza delle visioni, un possibile dialogo sia tra le loro opere sia con lo spazio fisico e magico della Reggia.
Tre artiste decisamente differenti per caratteristiche e tipologie metodiche e tecniche che ci prepongono uno spaccato, seppur limitato, delle diverse proposte in atto. Nelle sale della Reggia si percepiscono “i passaggi di stato” da una visione all’altra, con opere bidimensionali a parete che convivono con l’installazione e l’oggetto tridimensionale, sollecitando rimandi e associazione attraverso l’utilizzo dei diversi materiali, un passaggio decisamente fluido carico di tensione e di attraversamenti e un procedere avanti e indietro senza soluzione di continuità.
Passaggi di umore, da un linguaggio all’altro percepiti sotto il segno della diversità. In tale dinamica convivono e si relazionano i lavori della Palazzari votati all’innesto e alla precarietà duttile dei materiali legati ai processi di ossidazione nella dimensione più consunta e trascorrente del tempo, (un particolare omaggio è presentato nell’imponente Scalone d’Onore di Luigi Vanvitelli con un’installazione monumentale).
È’ un’installazione di grandi dimensioni, realizzata con reti elettrosaldate, è collocata nel Vestibolo inferiore, pensata ad accogliere il visitatore come un rocco di colonna tortile. Si tratta di una profonda riflessione sulla composizione architettonica in rispondenza dei volumi e degli spazi della Reggia di Caserta.
La pittura estemporanea della Boisi permane condizionata dalla pratica di ceramista, votata alla figurazione e a motivi naturali che cerca di ambientarsi con la decorazione maestosa e ornamentale della Reggia.
Cuciti insieme, suggeriscono ricordi personali e testimonianze produttive della storia della seta alto lariana. Dialogano idealmente con le preziose sete di San Leucio, in un richiamo di motivi e colori, generando un’impalpabile soglia che accoglie il visitatore.
Tutt’altro si avverte dalle ricerche performative sul tema del corpo umano, tra fotografia e video art svolte dall’artista guatemalteca Regina José Galindo, senza dubbio la più lucida e convincente, che ossessivamente rimarca l’importanza del corpo e dell’azione performativa come strumento urgente di comunicazione e denuncia sociale.
I lavori documentano riflessioni e performance a partire dal 1999. Un video della performance realizzata ad Amburgo nel 2016, Aún no somos escombros (Non siamo ancora macerie), durante la quale l’artista intrappolata in una montagna di macerie viene liberata dalla prigionia volontaria dal pubblico in un atto di esplicita umanità
Insomma, tre piccole e importanti personali in cui i risultati sono condizionati dalla diversità di visione immaginativa e soprattutto per la complessa e concreta relazione che si può instaurare con le imponenti sale della Reggia di Caserta.
Informazioni utili
Boisi | Galindo | Palazzari. Passaggi di stato
Dal 23 febbraio al 20 marzo 2018
Appartamenti Storici, Retrostanze del ‘700 e Vestibolo superiore della Reggia di Caserta, via Douhet 2/A – 81100 Caserta
Orari
Tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30, martedì chiusura settimanale